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L’inganno dell’Ersu di Palermo: Contro gli studenti meritevoli e privi di mezzi? 

Associazione Impronta Studentesca, presidente, Manuel Lana: 

L’INGANNO DELL’ERSU (Ente Regionale per il Diritto allo Studio) DI PALERMO: A FAVORE O CONTRO GLI STUDENTI MERITEVOLI E PRIVI DI MEZZO?

Ogni anno l’ERSU permette a migliaia di studenti universitari meritevoli e privi di mezzo di affrontare e sostenere i costi degli studi mettendo a disposizione vari benefici tra i quali:

-Borse di studio;

-Servizio ristorazione;

-Posto letto gratuito presso una delle residenze universitarie;

-Contributo alloggio, un contributo monetario per chi, avendo un regolare contratto di locazione, predilige un’abitazione privata.

Da quest’anno il nuovo presidente Michele D’Amico ha deciso di cambiare le carte in tavola, senza averne discusso in sede di consiglio d’amministrazione con la rappresentanza studentesca.

Difatti, nonostante l’ente abbia dato la possibilità, nella fase di compilazione della domanda di richiesta benefici 2023/2024, di richiedere il contributo alloggio o il posto letto, lasciando così libera scelta agli studenti sulle modalità di affrontare il proprio percorso universitario, nel momento dell’uscita delle graduatorie tutti gli studenti (oltre 6000 richiedenti tra posto letto e contributo alloggio) si sono ritrovati a gareggiare in un’unica graduatoria senza alcuna distinzione in base alla tipologia di richiesta effettuata.

Che cosa vuol dire questo?

L’ente quest’anno non farà alcuna distinzione tra gli studenti che hanno richiesto il contributo alloggio e coloro che hanno invece richiesto il posto letto, andando quindi inizialmente a collocare tutti i vincitori del bando all’interno delle residenze (944 posti letto messi a bando) . Inoltre, sempre secondo il bando, nel caso in cui uno studente decida di rifiutare l’assegnazione del posto letto, automaticamente perderà anche il beneficio del contributo alloggio richiesto.

I danni di questa scelta presa dall’ente saranno enormi, difatti già decine e decine di studenti hanno iniziato a sentirne le ripercussioni.

Chi, ad esempio, ha già un regolare contratto di locazione stipulato con la consapevolezza di aver richiesto un sussidio economico da parte dell’ente con cui poter affrontare le spese, nel caso in cui si ritrovi beneficiario del posto letto si ritroverà o a rinunciare al sussidio economico o a pagare un affitto a vuoto.

Inoltre, dati il numero delle richieste (oltre 6000) e i 944 posti letto messi a bando dall’ente, circa l’85% dei richiedenti resterà idoneo dopo la pubblicazione della prima graduatoria.

Come riporta l’art.31:

agli studenti che risulteranno assegnatari di borsa di studio e che avranno presentato la “Dichiarazione di locazione” nei termini previsti dal bando, sarà riconosciuta la quota monetaria integrativa relativa al servizio

abitativo solamente se risulteranno idonei non assegnatari di posto letto dopo l’assegnazione di tutti i posti letto messi a concorso e l’esaurimento della procedura di scorrimento.

Nell’incertezza se affittare una casa o aspettare successivi scorrimenti (marzo 2024?), ci si ritrova in una trappola dove chi ci guadagna è solamente l’ente regionale, lasciando gli studenti, meritevoli e privi di mezzo, andare incontro a inutili spese.

L’associazione IMPRONTA STUDENTESCA, associazione riconosciuta dall’Università degli studi di Palermo, che si batte al fine di tutelare il diritto allo studio, ha già provveduto a segnalare la problematica inviando una richiesta all’ERSU di Palermo la quale non ha mai ricevuto un riscontro.

L’obiettivo che l’associazione si è prefissata consiste nella modifica dell’art.31 del bando di concorso.

In maniera tale da separare gli studenti che hanno richiesto benefici diversi, così che il contributo alloggio possa essere percepito, così come in passato, attraverso l’assegnazione della quota monetaria di borsa di studio.

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