Di Danila Bonsangue.
Chiesa Sacra Famiglia, Canicattì 04-10 Settembre 2023. “Dalla Madre…al Figlio”. Pellegrinaggio votivo. Il manto della Madonna realizzato dall’associazione “Sul filo dell’arte Centro Storico” si sta riempiendo di rose realizzate all’uncinetto, passando da parrocchia in parrocchia. Il manto verrà donato alla casa del beato Giudice Livatino e diventa sempre più bello, ma quello che colpisce realmente è la devozione, la fede, la passione, l’arte che le donne di Canicattì stanno dimostrando. Donne madri, nonne, giovani, che lavorano, o che sono casalinghe con mille impegni. Donne che magari non hanno mai lavorato all’uncinetto, donne che si cimentano a realizzare queste rose stupende, perché le donne sono questo, un vulcano di energia e amore. Tra tutte queste donne, l’insegnante Maria Stella Marchese Ragona che ha promosso l’iniziativa insieme alle altre componenti dell’ associazione “Sul filo dell’arte Centro Storico” che con le parole che seguono, da lei scritte, dimostra non solo la sua fede ma l’amore incondizionato per la sua città, basta leggerle per capire:
“Approda alla Sacra Famiglia il manto votivo che aspira ad essere accolto in ogni sacro tempio…fin dallo scorso 4 Maggio, quando fu adagiato ai piedi della statua della SS.Immacolata, sulla svettante colonna di Piazza Roma, nella storica Borgalino. Sin dall’arrivo, sorretto dalle braccia amorevoli di Don Antonio Capuano, ancora una volta messaggero di preghiere, pregno di sacralità, ha iniziato a dispiegare il racconto di nuove storie, persone, donne, famiglie che s’incontrano, dialogano, si ascoltano, s’impegnano e, come in ogni parte della nostra Canicattì, terra benedetta da anime sante, inneggiano alla vita! Dopo le chiese di San Biagio, San Edoardo, il SS.Redentore e Gesù Amore Misericordioso, la Chiesa Madre e la SS.Madonna del Carmine, San Francesco, Santa Chiara, San Diego…l’opera votiva giunge in questa bellissima chiesa circolare, edificata in tempi non lontani, riferimento di un quartiere ancora vivace e prospero di scuole, roccaforti di legalità, che nell’approssimarsi della ricorrenza “In Nome di Maria”, solennità del prossimo 8 Settembre, riscopriamo come luogo di forti emozioni; tra queste aver assistito alla vestizione della Vergine, un rituale intimo, custodito da secolare tradizione, circostanza fortuita che si è palesata in presenza di pochi: con noi il parroco, due giovani solerti e particolarmente accorti, alcuni fedeli assorti in composte preghiere. Protetta dalla penombra, in attesa della messa vespertina, appena disvelata nei tratti, tranne per il volto…illuminato dal bagliore di una lacrima, la Madonna Addolorata della Sacra Famiglia, vero gioiello d’arte, pare vibrare di un dolore lancinante, acuto e al contempo incredibilmente dimesso.
Don Antonio con paterna fierezza ne presenta lo scultore, proprio quel giovane intento, con gesti d’infinita devozione, alla vestizione del simulacro, il Maestro Diego Lo Porto; insieme all’artista Angelo Amato, anch’egli immerso nella cura paziente del rito, è artefice al contempo della pittura e dell’allestimento dei drappi funerei, tra veli tessuti da maestranza napoletane: il mantello e la veste, mirabilmente rischiarati dall’oro dei fregi. Infine la posa del manto di rose, che lungo il cammino di fede ne ha ricevuto ceste ricolme, di ogni foggia e colore, ma tutte all’insegna della stessa antica arte: l’uncinetto. Pare vedervi il tremito delle mani laboriose che intrecciano, lente, petali e petali di corolle, in sommessa preghiera…e nella ritrovata serenità c’è già la visione di un dono, in un tempo che, piuttosto, travolge ferocemente ogni cosa! Non meno prodigiose le circostanze che, nell’innominabile emergenza sanitaria del 2021, hanno dato forma e sostanza al laboratorio sociale “Sul filo dell’arte. Centro Storico” consesso di anime belle che intendono promuovere, con espressioni artistiche, la cultura della solidarietà, la salvaguardia della tradizione e dei valori, catalizzando entusiasmi!
Recarsi in adorazione della Vergine Addolorata della Sacra Famiglia, in cui si annovera un altro capolavoro contemporaneo nel simulacro della deposizione di Gesù, sfiorarne le sacre vesti nel poggiare una rosa, condividere la realizzazione del manto, contemplare la struggente Pietà della Madre di Dio verso il suo santissimo Figlio…può davvero avvicinare alla dimensione divina!
E così, in nome di ogni madre ferita, di ogni ingiusto martirio, di ogni disumana persecuzione, nell’anniversario della morte del B. G. Rosario Livatino, celebrato il 21 settembre di ogni anno, l’opera votiva, dal 10 Settembre ancora in cammino alla volta delle chiese Santo Spirito e San Domenico, sarà condotta in processione fino alla meta ultima del suo peregrinare, la casa natale del beato, figlio martoriato di ogni madre! “