
I carabinieri della Compagnia di Agrigento hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento, per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, un pescatore tunisino di 36 anni, residente a Porto Empedocle. Avrebbe minacciato, ingiuriato e picchiato la moglie costringendola ad avere rapporti sessuali non consenzienti.
E’ stato attivato l’iter del cosiddetto “codice rosso” che mira a tutelare la persona vittima di violenza.
La donna e i figli minorenni sono stati allontanati dalla casa familiare e collocati in una idonea struttura protettiva. A denunciare il marito, assistita dall’avvocatessa Giusy Sintino, è stata una trentenne disoccupata. Ha raccontato ai militari dell’Arma che minacce, aggressioni, ingiurie e rapporti sessuali non consenzienti andavano avanti, in maniera reiterata, dal 2022. La donna, nelle scorse ore, non è riuscita più a sopportare l’inferno nel quale era costretta a vivere, e recandosi dai carabinieri di Agrigento, con forza e coraggio, ha raccontato le violenze ed ha formalizzato una denuncia.