Agrigento. Elio Di Bella, BCsicilia: Intestare a Enzo Lauretta il Palacongressi
Elio Di Bella, Presidente BCsicilia sede di Agrigento:
Il riconoscimento ottenuto dalla città di Agrigento – grazie a cui nel 2025 diventerà Capitale Italia della Cultura – si deve certamente alla sua storia, al suo patrimonio archeologico, artistico e paesaggistico, ma anche a quei cittadini che, specie nella storia più recente, hanno dato lustro alla Città dei Templi con il loro qualificato impegno culturale.
In prima fila nel recente passato tra questi illustri personaggi riteniamo ci sia certamente il professore Enzo Lauretta, venuto a mancare il 6 agosto 2014 e che pertanto oggi vogliamo ricordare anche per avanzare una proposta.
Il prossimo anno ricorderemo il centenario della nascita del professore Enzo Lauretta, che vide la luce a Pachino il 22 marzo del 1924 e ricorderemo anche il decennale della sua scomparsa ad Agrigento.
Crediamo sia arrivato il momento di dedicargli PalaCongressi di Agrigento dove ha organizzato per diversi decenni i suoi indimenticabili Convegni nazionali pirandelliani, una realtà che tra l’altro dovrebbe al più presto ritornare nella città di Pirandello.
I prestigiosi convegni pirandelliani vengono organizzati ancora oggi dal Centro Nazionale di Studi Pirandelliani, fondato ad Agrigento il 13 gennaio 1967 da Enzo Lauretta.
Il Centro si è presto imposto all’attenzione degli studiosi, e non solo, come punto di riferimento imprescindibile sia per l’impegno nello scandagliare criticamente l’intero corpus pirandelliano, che per l’attività di recupero di traduzioni, di studi, di pubblicazioni, saggi, recensioni e articoli vari e per i suoi convegni nazionali ed internazionali, che hanno portato nella Città dei Templi decine di migliaia di studenti e docenti di tutta Italia.
Ma hanno in particolare rinnovato profondamente gli studi sull’intero corpus pirandelliano.
Enzo Lauretta si è trasferito giovanissimo con la famiglia ad Agrigento, dove ha compiuto i primi studi. Si è poi laureato in lettere e in giurisprudenza. Dall’immediato dopoguerra, si impegnato nell’attività pubblica ricoprendo vari incarichi tra i quali quelli di Presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo, assessore, Sindaco di Agrigento, Presidente della Provincia regionale di Agrigento.
Ha inventato il festival Internazionale del Folklore, che ha gestito per tredici anni, rilanciando la Sagra del Mandorlo in Fiore.
Tra i fondatori, nel 1952, dell’Akragas, la società calcistica agrigentina.
Tra i promotori della manifestazione “Efebo d’oro”, che abbina narrativa e cinema; nata ad Agrigento, continua a svolgersi a Palermo in una dimensione più internazionale.
Docente di lettere prima e dirigente scolastico in seguito, operatore culturale, scrittore, saggista, Enzo Lauretta non si è occupato solo di Pirandello, ma anche di autori contemporanei quali Brancati, Patti e Saviane.
Tra le sue molte opere ricordiamo i saggi: “Introduzione e commento a Questa sera si recita a soggetto” (Mursia 1972), “Invito alla lettura di Brancati” (Mursia 1973), “Invito alla lettura di Patti” (Mursia 1975), “Come leggere il Fu Mattia Pascal” (Mursia 1976), “Compendio storico della letteratura italiana” (Mursia 1977), “Invito alla lettura di Saviane” (Mursia 1983), “Pirandello o la crisi” (Edizioni San Paolo 1995), e “Pirandello e il mistero” (Edizioni San Paolo 1996).
Tra le opere di narrativa: “I giorni della vacanza” (Mursia 1973), “La sposa era bellissima” (Vallecchi 1984, Premio Rhegium Julii e Premio Sila), romanzo dal quale sono stati tratti il film omonimo e lo sceneggiato della Radio Svizzera Italiana; “La piccola spiaggia” (Vallecchi 1986, Premio Savarese per la narrativa); “I salmoni di San Lorenzo” (Vallecchi 1988, Premio Campofranco, da cui lo sceneggiato omonimo della Radio Svizzera Italiana); “Maddalena” (Rizzoli 1991, Premio Martoglio per la narrativa); “L’ospite inattesa” (Il Vantaggio Editore, 1994, sceneggiato radiofonico dalla Radio della Svizzera Italiana); “Vacanza in Sicilia” (Edizioni San Paolo 1995, Premio “Ori di Taranto”); “L’amore truccato” (Edizioni Costa & Nolan 1998, Premio Chianti 1999); “I due preti” “Edizioni La Cantinella, 2004) e “Teneri amori” (Edizioni O.G.E. 2007).
Lauretta è stato molto apprezzato da Livio Garzanti e da Ugo Mursia per il suo modo di narrare piccole e grandi storie di provincia.
Chi lo ha conosciuto, lo ha stimato per la sua personalità e anche perché è stato un modello di passione civile e di profondo rigore morale e politico.
E’ evidente che purtroppo Agrigento non ha sinora ben riconosciuto quanto deve all’impegno profuso dal professore Lauretta per la crescita culturale e civile della comunità locale.
Da tempo la cittadinanza attende gli venga tributi il giusto merito.
Chiediamo pertanto al presidente dell’Ente Parco Archeologico di intestare ad Enzo Lauretta il palaCongressi di Agrigento, dove tra l’altro presto si trasferirà la Biblioteca regionale pirandelliana, altra realtà nata su impulso del professore Lauretta.