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Naro. Chiesto stato di calamità, caldo e peronospora mettono in ginocchio i vigneti

Il sindaco Maria Grazia Brandara ha inviato una lettera alla Regione: “Un intero comparto in crisi, servono interventi straordinari”

Ondate di caldo estremo e diffusione incontrollata della peronospora delle viti, il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara chiede alla Regione la predisposizione degli atti necessari per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per il territorio narese.

La lettera, inviata all’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea e all’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura, prende spunto dalle segnalazioni giunte dagli agricoltori, che lamentano la perdita di almeno il 95% dei grappoli delle piante di vite dovuto alle temperature di questi giorni che hanno superato i 40 gradi.

Una situazione che arriva dopo che già il clima dei mesi scorsi, con forti piogge registrate a maggio, aveva impedito agli agricoltori stessi di predisporre i trattamenti contro la peronospora che aveva inflitto gravissimi danni alle coltivazioni.

“La dichiarazione di stato di calamità – spiega Brandara – è urgente e necessaria, perché i nostri agricoltori hanno sostanzialmente visto andare in fumo il lavoro di un intero anno in un contesto già difficilissimo come quello delle uve da mosto e da tavola, dove si registrano problemi connessi al bassissimo costo all’ingrosso del prodotto. Servono quindi interventi straordinari che salvino un intero comparto dalla desertificazione lavorativa”.

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