Manuel Bonaffini, coordinatore nazionale comparto Forestali Snalv Confsal:
Tutto come previsto, altro che fatti imprevisti ed imprevedibili secondo quanto dichiarato dal Presidente Schifani.
I boschi siciliani continuano ad essere aggrediti da incendi mentre si resta inerti dinanzi ad una distruzione annunciata
4.234 roghi nell’anno 2022 secondo i dati di recente riferiti, mentre la politica isolana continua a rapportarsi ad un fenomeno assolutamente prevedibile.
Si resta attoniti dinanzi le immagini, visibili in rete, di animali che vagano per Palermo per sfuggire al pericolo, mentre bruciano, anche, beni monumentali di primaria importanza quale lo storico convento dei Frati Francescani annessi alla chiesa di Santa Maria di Gesù.
Il pensiero va anche rivolto alle numerose famiglie che all’insegna di una immane tragedia hanno perso anche le loro case.
L’intero territorio siciliano è nuovamente aggredito dalle fiamme, da Caltanissetta a Catania, da Segesta a Villarosa nell’ambito di una prevedibilità assolutamente prevedibile, mentre la politica siciliana non si comprende quale ruolo voglia esercitate dinanzi ad una emergenza senza fine.
Questa organizzazione sindacale, anche quest’ anno, rinnova il proprio grido d’allarme, certa che alla presente nuova denuncia verrà riservato lo stesso destino riservato alla voce clamante nel deserto di biblica memoria.
Questa Organizzazione ha ripetutamente denunciato, negli scorsi anni, un non più sopportabile stato di cose nel settore ovvero quello della mancata prevenzione, della mancata programmazione a difesa e tutela del territorio e del patrimonio boschivo, o ancora quello del mancato coordinato utilizzo della forza lavoro rappresentata da centinaia di dipendenti della forestale, costretti ad una altalenante utilizzo per pochi mesi e poi posti a riposo forzato per quasi otto mesi l‘anno.
La politica, ancora una volta, secondo il parere di questa O.S. ha deciso di non decidere mentre la popolazione è costretta, in alcuni casi, ad abbandonare le proprie dimore ed uomini addetti al servizio antincendio dei forestali versano in un letto di ospedate attinti da ustioni gravi, con uno spaventoso dato di 86 contemporanei roghi in tutto il territorio siciliano, secondo i dati appena diffusi dal Comando Regionale Siciliano dei Vigili del Fuoco.
Lo Snalv Confsal-Comparto Forestale, evidenzia e denuncia la non ulteriore tollerabilità di uno status che vede, ormai, inspiegabilmente, utilizzata, solo per brevissimi lassi di tempo, nel corso dell’annualità, la forza lavoro di tanti operatori competenti e professionalizzati, che ogni anno restano esposti a rischi non più calcolati, mentre i boschi ed oggi, dato ancora più grave, anche le città, bruciano con sistematicità.
Auspichiamo che il Presidente Schifani e, tutto il governo regionale, metta tra le priorità la riforma del comparto forestale.
I problemi da affrontare sono molteplici ed atavici, per tale ragione questa O.S chiede sin da subito che il Governo Regionale Presieduto dall’Onorevole Schifani ponga in essere ogni iniziativa volta definitivamente a risolvere uno stato di fatto di immobilismo totale che ogni anno miete vittime e procura danni di valore incalcolabile.
Il Governo Schifani si interroghi sulle ragioni di quanto sta accadendo e provveda.
Non c’è piu’ tempo.
Questa Organizzazione Sindacale rivolge un sentito ringraziamento a tutte le donne ed a tutti gli uomini impegnati nelle operazioni di spegnimento.
Il pensiero va a tutte le distinte articolazioni delle Forze dell’Ordine, ai Volontari della Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, ai Colleghi Forestali, che come testimoniano le immagini e le notizie di stampa, con slancio e sprezzanti del pericolo si stanno prodigando per tutelare l’ incolumità pubblica e salvaguardare il territorio.