Agrigento si unisce in un atto di solidarietà e di ferma condanna contro la violenza e gli atti persecutori che hanno colpito Simona, una giovane imprenditrice della città. Il drammatico episodio, che si protrae da anni e che ha raggiunto livelli insostenibili negli ultimi giorni, ha spinto le istituzioni e i cittadini ad unirsi in una dimostrazione di sostegno a questa coraggiosa donna. L’incontro si è tenuto nel suggestivo locale Dacànto, nel cuore della via Atenea, dove gli agrigentini hanno manifestato la loro ferma solidarietà alla vittima. Il caso di stalking che coinvolge Simona è ormai di pubblico dominio. Un ventottenne, precedentemente assolto dalle accuse poiché considerato incapace di intendere e volere, ha continuato a perseguitare la giovane imprenditrice. Giorni fa, l’ennesimo episodio di violenza ha visto la devastazione dell’auto e del locale di proprietà di Simona. La donna, nella speranza di porre fine a questa persecuzione, ha condiviso sui social un appello che è rapidamente diventato virale, denunciando gli atti persecutori subiti e manifestando i suoi timori per il futuro. Ieri sera, 24 luglio, Agrigento si è mobilitata, mostrando un fronte compatto e deciso contro la violenza. Le parole del prefetto di Agrigento, Filippo Romano, hanno sottolineato l’importanza di denunciare tali episodi e di rivolgersi alle forze dell’ordine, professionisti preparati per affrontare queste situazioni e definire strategie di protezione. “Ogni vittima è preziosa e deve imparare a valorizzare se stessa,” ha sottolineato il prefetto. Il sindaco Franco Micciché ha anch’egli espresso il suo sostegno a Simona e ha mostrato un’attenzione particolare a questa vicenda. “La comunità agrigentina si è mostrata unita e matura nel rispondere a questo tragico evento,” ha affermato il sindaco. Dopo essersi consultato con le autorità competenti e aver incontrato la giovane imprenditrice, ha dichiarato la sua piena disponibilità sia come primo cittadino che come semplice cittadino. In momenti come questi, è fondamentale dimostrare solidarietà e vicinanza come mai prima d’ora. Presente il presidente del consiglio comunale Giovanni Civiltà con una delegazione di consiglieri.
Non solo le istituzioni, ma anche la Caritas Agrigento ha preso posizione contro la violenza. Valerio Landri ha lodato la risposta della città all’accaduto, sottolineando l’importanza di affrontare questa tematica in maniera seria e attenta. “Il no alla violenza è un grido che proviene dalla popolazione agrigentina e che deve essere ascoltato dalle istituzioni,” ha affermato Landri. “Servono misure e strumenti concreti per contrastare questo fenomeno, sostenendo le vittime di stalking e fornendo opportunità di ricovero e terapia per coloro che vivono disagi psichici.”
Durante la manifestazione di solidarietà è stata presente una delegazione di Confcommercio, guidata dal past presidente Francesco Picarella, accompagnato dal direttore Antonio Giardina e dal Vice Presidente Vicario Gero Niesi. La partecipazione di Confcommercio ha sottolineato l’importanza dell’unione tra istituzioni e il mondo imprenditoriale per affrontare il problema della violenza e offrire supporto alle vittime. Inoltre, il comandante dei Carabinieri di Agrigento, Vittorio Stingo, era presente all’evento dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nel prendere sul serio la situazione di Simona e nel contribuire a garantire la sua sicurezza.
La mobilitazione di Agrigento e la manifestazione di solidarietà verso Simona rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro la violenza e gli atti persecutori. Ora è fondamentale che le istituzioni agiscano con fermezza e determinazione per garantire la protezione delle vittime e mettere fine a questa forma di abuso. La comunità agrigentina ha dimostrato di essere unita e pronta a sostenere coloro che hanno bisogno di aiuto. Il messaggio è chiaro: Agrigento dice no alla violenza e si schiera dalla parte delle vittime.
( Di Domenico Vecchio)