Si è tenuto a Palermo, presso l’Autorità di Bacino, un vertice per affrontare il grave problema dei 7 Comuni, a cavallo delle province di Agrigento e Palermo, che attingono acqua per irrigare i campi nel fiume Sosio – Verdura, dando vita, in oltre 300 ettari di terreno, a produzioni importantissime come l’Arancia D.O.P di Ribera, frutteti, oliveti D.O.P. Val di Mazzara e vigneti.
I Comuni interessati sono Villafranca Sicula, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Chiusa Sclafani, Lucca Sicula e Ribera. All’incontro, insieme agli amministratori dei Comuni, hanno partecipato l’onorevole Carmelo Pace, capogruppo della DC all’Ars, i rappresentanti dell’Autorità di Bacino e quelli dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, riuniti anche per pianificare gli interventi possibili per risolvere le problematiche relative al rilascio di acqua dall’invaso del lago di Prizzi per usi irrigui.
Attualmente buona parte del Sosio – Verdura è in secca, ma secondo i rappresentanti dei Comuni la soluzione passa per un accordo con l’Enel che, da metà del secolo scorso, ha una concessione per attingere acqua che viene utilizzata per produrre corrente elettrica. “Se non viene trovata una soluzione in tempi brevi – rileva Nicola Cascioferro, vicesindaco di Villafranca Sicula – anche quest’anno si rischia di perdere la produzione di frutta di oltre 300 ettari di terreno, con un gravissimo danno per i produttori. Chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico, al quale siedano tutti gli enti interessati, per affrontare la questione”.
Il capogruppo della DC all’Ars, Carmelo Pace, ha fatto proprie le istanze dei rappresentanti delle 7 amministrazioni comunali, ribadendo il proprio impegno per affrontare, con urgenza, la situazione: “Il confronto presso l’Autorità di Bacino, che ho fortemente voluto – commenta l’onorevole Pace – è stato utile per fare il punto della situazione. Adesso, coinvolgendo tutte le parti in causa, bisogna individuare le possibili soluzioni. È chiaro, visto che siamo in piena estate, che i tempi sono strettissimi, perciò occorre fare in fretta, per salvare le produzioni”.
Sulle criticità al Lago di Prizzi il capogruppo Pace avalla la proposta formulata dai tecnici del Dipartimento dell’Agricoltura che contempla più azioni diversificate da svolgersi contemporaneamente: un piano di razionalizzazione della risorsa idrica per ripartire in maniera adeguata i volumi idrici tra il Consorzio di Bonifica di Agrigento e gli attingimenti direttamente sull’alveo del Sosio, migliorare i sistemi irrigui, maggiore controllo di polizia idraulica contro gli attingimenti abusivi, pensando già fin da adesso nel lungo periodo a un ampliamento dell’area servita per consolidare e dare ulteriore impulso allo sviluppo agricolo del territorio.
“Occorre trovare presto delle soluzioni affinché venga assicurato l’approvvigionamento idrico a tutto il territorio nel quale insiste l’invaso del lago di Prizzi – dichiara l’onorevole Pace -. Gli agricoltori lamentano la mancanza di acqua o la portata non sufficiente, fattori che influiscono negativamente sulle produzioni. Da un lato, occorre intervenire con azioni di controllo per evitare allacci abusivi che deviano le acque provenienti dall’invaso, dall’altro bisognerebbe stabilire turnazioni affinché anche chi possiede terreni in posizioni più lontane possa ricevere ugualmente l’acqua in misura uguale a chi, invece, si trova vicino al lago”.
Alla riunione hanno preso parte anche alcuni amministratori dei Comuni dell’Agrigentino e del Palermitano, rappresentanti del consorzio di bonifica Sicilia occidentale, del dipartimento regionale dell’Agricoltura e dell’Enel. “È arrivato il momento di sedersi tutti insieme per pianificare queste azioni preservando e valorizzando le risorse idriche disponibili negli invasi, evitando così ancor di più un impoverimento delle nostre produzioni agricole e perdite economiche per tutto il territorio”, conclude Pace.