Stretta contro gli incendi nei boschi siciliani. La giunta Schifani, riunita a Palazzo d’Orléans, ha approvato il nuovo piano antincendio boschivo per il triennio 2023-2025, che costituisce il principale strumento per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi, anche dolosi, e per la difesa della vegetazione, sia a livello regionale che provinciale.
Si aggiorna il precedente piano in vigore, introducendo nuove tecnologie satellitari che riguardano i velivoli a pilotaggio remoto e l’avvistamento degli incendi automatizzato. Vengono elaborate nuove strategie per permettere agli uffici e al personale coinvolto di dare immediata attuazione alle misure stabilite già a partire dalla campagna contro gli incendi per l’anno 2023. Il nuovo piano prevede inoltre una maggiore attenzione alle analisi statistiche desunte dal Sistema informativo forestale e una ancor più efficace gestione della piattaforma automatizzata per le emergenze.
Il piano è stato realizzato grazie alla sinergia tra il gruppo di lavoro Antincendio boschivo (Aib), insediatosi di recente all’interno del Corpo forestale della Regione siciliana su impulso dell’assessore al Territorio e ambiente Elena Pagana, gli Ispettorati ripartimentali delle foreste e il dirigente generale del Comando del Corpo forestale Giuseppe Battaglia. «Proseguiamo nel percorso di modernizzazione e funzionalizzazione del sistema antincendio regionale – dice l’assessore Pagana – Tra i macro obiettivi che si propone il piano approvato oggi in giunta c’è la riduzione del rischio di incendi e di danni all’ambiente e dei conseguenti dissesti idrogeologici, oltre ad una migliore qualità dell’aria, il tutto in linea con le strategie dell’ultimo documento di economia e finanza regionale».
Per garantire l’effettività di tutte le misure antincendio, il governo, nel dicembre del 2022, ha stipulato il contratto per l’acquisto di 120 nuovi mezzi con capacità compresa tra 100 e 1200 litri. Questo mese saranno consegnati i primi 12 mezzi. Si chiude con questo atto, avviato negli anni scorsi, l’annoso problema della vetustà e della inadeguatezza dei mezzi, mentre prosegue la sinergia con i comandi territoriali dei Vigili del fuoco e con la Protezione civile regionale.