Un uomo di 53 anni di Delia che lavora come autista in una ditta di mobili che ha sede nel comune Nisseno, ha perso il controllo del furgone, forse a a causa di un malore, e si è schiantato contro la Rotonda di via Giudice Antonino Saetta a Canicattì. L’uomo è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Barone Lombardo e adesso si trova ricoverato nel reparto di chirurgia con una prognosi di 30 giorni, per contusioni varie e trauma toracico. Sul posto per la dinamica la polizia municipale e gli operai del comune che hanno ripulito la carreggiata. Purtroppo nello schianto è stata distrutta l’opera d’arte di Vincenzo Greco i Monoliti di Legalità, dedicati ai giudici Siciliani Saetta e Livatino.
L’artista commenta: “Oggi mi trovo con il cuore distrutto! Un particolare pensiero va al conducente del mezzo che si è schiantato contro il monumento e immagino che per distruggere un’ opera in cemento armato fatta con tutti i criteri di sicurezza, abbia avuto un impatto terribile.
SPERO VIVAMENTE CHE QUESTA PERSONA SI RIPRENDA SUBITO.
Riguardo il monumento,
non solo sono io a soffrire questa perdita ma anche tutta la comunità che ha visto distrutta in modo definitivo un’opera che celebra la legalità e i principi fondamentali.
Il Giudice Livatino, oggi Beato e in odore di Santità, è stato un simbolo di coraggio e dedizione alla giustizia. La sua figura, insieme a quella del Giudice Saetta, rinasce continuamente come un messaggio divino. Anche se sono morti, le loro idee e la loro opera rinasceranno e trionferanno grazie al volere divino.
I Monoliti di Legalità rappresentano questo messaggio di rinascita, con i loro volti incastonati in un prezioso marmo e i loro profili in oro zecchino. Spero ardentemente che anche l’opera d’arte, che celebra le loro idee e il loro impegno, possa essere ripristinata per continuare a ispirare e commemorare la lotta per la legalità.
Questa tragedia mi fa riflettere sulla fragilità dell’arte e sull’importanza di preservare e proteggere le opere che rappresentano la nostra storia e i nostri valori. Spero che la comunità si unisca per sostenere il ripristino dell’opera e continui ad onorare la memoria di questi coraggiosi giudici siciliani.”