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Agrigento: Contrattazione decentrata al Comune, salta la convocazione dei sindacati

Contrattazione decentrata dei lavoratori del Comune di Agrigento, l’Amministrazione comunale ignora ancora una volta le richieste dei sindacati: Cisl Fp, Fp Cgil e Csa chiedono una convocazione immediata da parte di Palazzo dei Giganti e annunciano il ricorso ad ogni necessaria forma di tutela dei dipendenti comunali.

“Lo scorso 27 giugno – dice una lettera firmata da Salvatore Parello, Vincenzo Iacono e Vincenzo Lo Re – si sarebbe dovuto tenere il tavolo di delegazione trattante nel quale avremmo dovuto concludere il complicato iter per la stipula definitiva del contratto decentrato di ente relativo all’utilizzo della parte economica anno 2022.  Tralasciando in questa sede le deprecabili e innumerevoli problematiche negoziali emerse in questi anni rispetto all’avanzamento della trattativa, ritardi di certo non ascrivibili a responsabilità̀ delle parti sindacali, riteniamo in questa fase assolutamente necessaria e non procrastinabile la convocazione in oggetto in quanto non siamo disposti più̀ a tollerare l’ennesimo immotivato rinvio della sottoscrizione”.

Ai sindacati, infatti, era stato notificato solo il giorno precedente con una nota di “non precisate richieste di approfondimento da parte dei revisori rispetto all’ipotesi di contratto” che rinviava a data da destinarsi ogni confronto.

“L’atteggiamento tenuto dalla delegazione trattante di parte pubblica ci sembra, ancora una volta, contrario ad ogni minima forma di rispetto nella tenuta di proficue e corrette relazioni sindacali – continuano Parello, Iacono e Lo Re – così come previste dalle norme contrattuali, e ciò̀ sotto un duplice profilo. Da un lato, infatti, il rinvio viene fatto nell’imminenza dell’incontro (la sera prima) dall’altro, ad oggi, a più̀ di una settimana dal rinvio che doveva essere breve, non solo non è arrivata alcuna convocazione ma siamo completamente all’oscuro degli approfondimenti richiesti oltre il termine previsto dai revisori”.

I sindacati chiedono quindi di essere convocati “con estrema urgenza” e di ricevere “le richieste di approfondimento formulate dei revisori al fine di consentire alle scriventi l’esercizio delle prerogative contrattualmente previste”.

Se questo non avverrà entro sette giorni, i sindacati annunciano che saranno costretti a tutelare le proprie ragioni nelle sedi competenti

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