Tre tunisini sono stati arrestati, dai poliziotti della squadra mobile, perché sono ritornati a Lampedusa nonostante fossero gravati da un decreto di espulsione. I tre, su disposizione del sostituto procuratore di turno, sono stati posti agli arresti domiciliari all’interno dell’hotspot.
Sono 3.279 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa, otto volte la capienza prevista di 400 persone, dove sono stati portati anche i 252 giunti durante la notte. La struttura è sovraffollata nonostante ieri, con i traghetti di linea per Porto Empedocle e le motovedette delle Fiamme Gialle che hanno fatto rotta su Pozzallo e Porto Empedocle, siano stati trasferiti complessivamente 697 ospiti.
Stamattina, la Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, ha disposto lo spostamento di 250 persone con la motonave Galaxy che è giunta in serata a Porto Empedocle. Altre 100, equamente divisi su due motovedette della Capitaneria di porto, sono andati a Trapani e Catania.
L’isola è sotto stress per i continui arrivi. Sette sbarchi, con 252 migranti, durante la notte a Lampedusa, dove ieri, nell’arco di 24 ore, ci sono stati 46 approdi con un totale di 2.033 persone arrivate. I barchini, tutti di 6-7 metri partiti da Sfax in Tunisia e Zuwara in Libia, sono stati soccorsi in area Sar italiana e nelle acque antistanti l’isola dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. La maggior parte dei nuovi arrivati ha dichiarato di essere originaria di Eritrea, Ciad, Ghana, Sudan ed Egitto.
«Dei nostri compagni di viaggio sono caduti in mare e sono dispersi». È il racconto fatto a Lampedusa, dopo il loro approdo, da alcuni dei 31 migranti sbarcati nella notte nell’isola dopo essere stati soccorsi dalla motovedetta G129 della guardia di finanza. Al momento non è stato possibile definire con chiarezza il numero delle persone scomparse. Secondo le testimonianze raccolte dalla squadra mobile della Questura di Agrigento, il gruppo sarebbe salpato, con un barchino di 7 metri, da Sfax in Tunisia. La polizia sta svolgendo accertamenti per ricostruire cosa sia accaduto