A Naro un incendio doloso ha carbonizzato trenta ettari di terreno coltivati a grano. Si tratta dell’ennesimo rogo che colpisce la cooperativa “Le terre di Rosario Livatino – Libera terra”, che gestisce i fondi agricoli di contrada “Gibbesi”, confiscati alla mafia. Le fiamme sono divampate, in un arco di tempo, compreso tra il 24 e il 26 giugno. Nessuno nell’immediatezza ha avvertito i vigili del fuoco, con i soci della cooperativa che hanno trovato solo cenere.
L’ammontare del danno è stato quantificato in 20.000 euro. Ad indagare sono i carabinieri della Stazione cittadina, coordinati dal Comando compagnia di Licata, dopo aver raccolto la denuncia, a carico di ignoti, presentata dal legale rappresentante della cooperativa. La Procura della Repubblica di Agrigento, subito avvertita, ha aperto un fascicolo d’inchiesta, con l’ipotesi di reato di danneggiamento a seguito di incendio.
E’ certo, però, purtroppo, che l’area interessata non è coperta da impianti di videosorveglianza. Alla cooperativa, negli anni addietro, è stato affidato il bene, confiscato alla mafia, di contrada “Robadao” e successivamente quello di contrada “Gibbesi”. I terreni fanno parte di un grande complesso voluto dal giudice Livatino. Negli ultimi anni nella stessa zona sono scoppiati altri roghi.