Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Michele Dubini, ha disposto l’assoluzione “perchè il fatto non sussiste” nei confronti di L.B.G., 47 anni di Canicattì, dalle accuse di truffa e sostituzione di persona. L’uomo, difeso dall’avvocato Angelo Asaro, era accusato di aver indotto erroneamente la Findomestic ad erogare un prestito di 29 mila euro dopo aver utilizzato la carta di identità di un conoscente.La somma di denaro – secondo l’accusa – sarebbe poi finita direttamente sul conto corrente dell’imputato. La procura aveva avanzato la richiesta di condanna a nove mesi di reclusione. Il giudice, accogliendo la tesi della difesa, ha assolto il canicattinese con ampia formula liberatoria.
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