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Video interviste. Naro: Centro Studi Chiaramontani, restituire la cittadinanza alla regina Costanza II di Sicilia

Restituire la cittadinanza Siciliana alla regina Costanza II di Sicilia, ancora oggi chiamata Costanza di Svevia, il Centro Studi Chiaramontani si presenta al territorio e inizia le proprie attività 

La realtà culturale presieduta dal professor Calogero Saverio Vinciguerra ha tracciato i primi impegni durante una conferenza stampa

Restituire, in una cerimonia simbolica, la cittadinanza siciliana, e narese in particolare, alla regina Costanza II di Sicilia. E’ questa una delle prime iniziative che poterà a compimento il “Centro Studi Chiaramontani”, presentato nei giorni scorsi alla cittadinanza e alla stampa nel corso di un incontro molto partecipato.
L’istituzione, che avrà sede in via Dante n.83 a Naro sarà la prima realtà culturale ad occuparsi della famiglia Chiaramonte e che ha una missione ben chiara: restituire la piena verità storica. A volerla, il professor Calogero Saverio Vinciguerra, docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze che della neonata associazione è anche presidente e rappresentante e un gran numero di soci fondatori tra comuni cittadini ed operatori culturali. L’iscrizione a nuovi soci è comunque aperta e chiunque può aderire a titolo gratuito.
Il Centro intende, in particolare, tutelare e valorizzare, nel pubblico interesse, il patrimonio materiale e immateriale chiaramontano, organizzando una biblioteca e un archivio, sia fisico sia virtuale, che raccolga cataloghi e pubblicazioni in merito e conservi le fonti primarie e secondarie per lo studio, anche futuro, della storia della casata. Si intende così ridelineare il complesso e vasto portato di questa famiglia, in gran parte distorto da devianze storiografiche e da fattori politici.
“Questo centro – spiega uno dei soci fondatori, Mariella Lo Bello – nasce dopo due anni di intenso lavoro e confronto con il professor Saverio Vinciguerra e abbiamo scelto Naro perché qui c’è stata la volontà politica di sostenere, anche se a titolo gratuito, un progetto che mira a valorizzare la nostra storia e ha lo scopo anche di fornire un proprio contributo alla cultura siciliana, permettendo di riscoprire luoghi, patrimoni e vicende finora narrate in modo parziale”.
“Tra i primi impegni del centro c’è certamente quello di restituire la cittadinanza siciliana, e narese in questo caso, a Costanza II di Sicilia, che tutti chiamano ‘D’Altavilla’ ma che era nata qui e qui è vissuta. Fu un’animatrice dei Vespri, oggi è venerata come Beata in Catalogna ma è da noi sostanzialmente dimenticata. Poi ci sono in programma due importanti pubblicazioni che vedranno la luce nei prossimi messi e un progetto che invece mira a restituire piena verità storica alla rappresentazione di tutti gli stemmi delle casate dei Chiaramonte. Questi verranno dipinti su scudi di metallo e saranno collocati in una sede prestigiosa”.

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