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Unitre Canicattì: “Il paesaggio della memoria” viaggio di Nessuno escluso con il progetto Ben Essere

Con “Il paesaggio della memoria” si è concluso il viaggio di Nessuno escluso attraverso il progetto Ben Essere

All’azienda Golden Grapes oltre 50 soci dell’Unitre hanno ripercorso la storia tra testimonianze e ricordi

Con il laboratorio sul tema “Il paesaggio della memoria” si è concluso il sotto-progetto Ben essere di Nessuno escluso, sulla cooperazione sociale, l’inclusione, l’agricoltura, il paesaggio e l’arte.

A fare da sfondo alle conversazioni tra i soci dell’Unitre di Canicattì, presieduta da Giuseppe Lauricella, e gli esperti Maria Laura La Vecchia, biologa nutrizionista; Martina Scalzo, psicologa; Giuseppe Craparo, agronomo; Marco Terrana, dottore in Scienze agrarie, e Lillo Alaimo Di Loro, agronomo e presidente dell’associazione Humus, ente promotore dell’iniziativa, l’azienda bio agrituristica Golden Grapes, sita in contrada Monte Pernice a Naro e guidata da Dario Brucculeri.

Agli oltre 50 soci Unitre presenti, Dario Brucculeri ha spiegato lo scopo della Golden Grapes: concretizzare l’idea della multifunzionalità dell’azienda biologica, legata anche ai servizi di accoglienza, al cibo e al relax.

“A bordo piscina – racconta Lillo Alaimo Di Loro – abbiamo parlato del paesaggio della memoria, un viaggio attraverso i racconti degli anziani tra i quali è stata rievocata la capra girgintana. Non a caso, infatti, era presente anche Giovanni Fazio che gestisce uno tra i più popolosi, con 250 capi, allevamenti di capre girgintane”.

L’aspetto curioso è che Giovanni Fazio ha cominciato ad allevare le capre girgintane a seguito dell’allarme lanciato, una trentina di anni fa, proprio da Lillo Alaimo Di Loro.

“La capra girgintana – prosegue Lillo Alaimo Di Loro – è l’esempio più concreto di come il paesaggio diventa cultura e racconta una storia. Perché il muso dolce della capra, con il palco di corna a spirale molto particolare, racconta il nostro territorio. C’è dietro la storia e l’eccezionalità del latte idoneo al consumo fresco e alla trasformazione casearia in straordinari formaggi. C’è di più. Nell’Agrigentino risiede un casaro che è riuscito a trarre dal latte di capra ben 40 tipologie diverse di formaggi arrivando perfino a vincere dei premi in Francia, madre patria del formaggio. Ritengo la capra girgintana un elemento autentico del paesaggio culturale agrigentino e siciliano”.

Dopo il paesaggio della memoria, i soci Unitre hanno gustato le specialità tipiche siciliane proposte dallo chef Michele Licata, tra le quali la crema di macco.

Il progetto Nessuno escluso è finanziato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, Pesca mediterranea e Sviluppo rurale – PSR Sicilia 2014/2020 Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.9

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