Il Comune di Caltanissetta sta focalizzando tutte le energie necessarie a condurre il Servizio tributi ad un livello di qualità più che accettabile.
Mentre procede l’attività di “bonifica” dei dati non del tutto corretti dei contribuenti, insieme al fornitore della piattaforma informatica, sono state attivate altre misure per rendere più fluida l’interazione con l’utenza dei servizi tributari comunali.
Le novità principali oggi tendono anzitutto a superare il problema dell’accoglienza dei contribuenti causato dall’enormità di richieste di accesso in presenza all’ufficio tributi rispetto alla capacità dell’ufficio stesso di reggerla.
Dallo scorso martedì 23 maggio, infatti, le persone vengono accolte in una sala di dimensioni adeguate all’afflusso che, va detto, non è già più di centinaia di persone come è accaduto in passato.
Tenendo conto anche dell’ordine di arrivo che precede l’apertura dell’ufficio (ore 9,00), i contribuenti vengono via via accompagnati presso il personale specializzato che verifica e, nel caso, rettifica le posizioni di ciascuno.
I dati della prima settimana lasciano supporre che mensilmente l’ufficio riesca a lavorare 300/350 pratiche, che in realtà saranno anche di più perché non pochi contribuenti richiedono anche informazioni e rettifiche per conto di familiari.
La novità più rilevante sta, però, nell’inversione della tradizionale procedura: è il Comune, tramite altri operatori specializzati in materia, a ricontattare telefonicamente quei contribuenti presenti in sala che non si riuscirà a servire prima dell’orario di chiusura (ore 12.00. Dopo questo orario il personale dovrà occuparsi di molteplici altre attività di ufficio).
I dati della prima settimana dicono che almeno la metà dei ricontattati viene soddisfatto in seguito al colloquio con gli operatori per via telefonica ed e-mail.
Si arriva così ad proiezione tendenziale mensile superiore a 500 pratiche, nel complesso.
Va ribadita a questo punto una segnalazione molto importante, che può certamente migliorare ancora questo dato e, insieme, evitare inutili stress per utenza e uffici. Nel caso il contribuente abbia ricevuto avvisi di pagamento o di accertamento che ritiene con certezza non dovuti (es., addebito di costi variabili TARI a box e magazzini, bollettazione a soggetti non collegati agli immobili nel periodo considerato) non si rechi agli uffici, ma si limiti a comunicarlo via email (a supportotributi.caltanissetta@gruppoas.info e, con tempi di lavorazione meno tempestivi e valore probatorio più rapidamente spendibile, ufficio.tributi@pec.comune.caltanissetta.it): il Comune, che sta già correggendo eventuali errori, provvederà ad annullare il tutto in autotutela, mantenendo indenne il contribuente.
L’adesione a questa indicazione, già seguita con successo da tanti utenti, libera automaticamente spazio in sala d’attesa e consente agli uffici di dedicarsi alle istanze di coloro che non hanno dimestichezza con la comunicazione a distanza, in grandissima parte anziana d’età.
Soprattutto questa categoria di utenza entro qualche settimana potrà giovarsi di un’altra leva che il Comune attiverà per diminuire l’afflusso presso l’ufficio e, al contempo, velocizzare la sistemazione delle posizioni contributive. Parliamo delle convenzioni con centri servizi esterni (come Caf e patronati). Questi, dopo un periodo di addestramento all’uso da remoto della piattaforma informatica, potranno accedere per conto dei loro utenti e collaborare gli uffici, diminuendo così il lavoro dell’ufficio. Il modello di gestione di questa altra misura è pronto e in settimana verrà loro proposto.
Aumentare il numero degli addetti all’ufficio, stanti i tempi necessari a raggiungere la specializzazione del personale attualmente dedicato all’ufficio, tutte persone molto qualificate, con esperienza più che decennale, nello svolgimento di attività mediamente più complicate rispetto a quelle di altri uffici pubblici, non è purtroppo una soluzione praticabile a breve scadenza.
Dott. Giuseppe La Mensa
Assessore all’Innovazione, ai servizi demografici, Tributi, Sistemi informativi, Fondi EU