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Questore di Agrigento: «La cocaina scorre a fiumi in provincia”. Dopo il sequestro di oltre 30kg massima attenzione! 

Dopo il sequestro operato dai poliziotti della squadra mobile e della sezione volanti di Agrigento, di oltre 30 chili di cocaina, il Questore Emanuele Ricifari dichiara: «Mi preoccupa molto come indicatore. Se in una ordinaria attività di controllo, spinti semplicemente dal sospetto su una persona più o meno nota, troviamo un quantitativo così cospicuo e dal valore economico che ha, considerato che da 30 chili se ne possono ricavare anche 150 da spacciare, rende bene l’idea di quanto avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali».  Le indagini sul maxi sequestro di droga proseguono senza sosta. Nel «mirino» degli investigatori adesso c’è da ricostruire la mappa della filiera con i mittenti e i destinatari della sostanza. «C’è da capire – ha detto il questore Ricifari – se si tratta di mero transito oppure se ci sia una centrale di smistamento, stoccaggio e spaccio in questa provincia. Siamo però certi del fatto che la nostra attenzione, mai abbandonata, deve essere rilanciata perché quello che emerge è che la cocaina – ha concluso – scorre a fiumi nelle nostre città e nella nostra provincia». Intanto il gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere del 42enne di Realmonte Giuseppe Neri, che era stato arrestato, nei giorni scorsi dai poliziotti della squadra mobile e della sezione volanti di Agrigento perché trovato in possesso di oltre 30 chili di cocaina nel bagagliaio della sua auto. Secondo gli investigatori il suo compito sarebbe quello del corriere. La custodia in carcere era stata chiesta dalla Procura. L’uomo, difeso dall’avvocato Pasquale Tarallo, durante l’interrogatorio davanti al Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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