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Agrigento dice addio a Gigi Finestrella, maestro della fisarmonica e cantautore 

Maria Grazia Brandara, sindaco di Naro: “Gigi Finistrella non c’è più. La Sicilia, e non solo, perde una delle sue voci più autentiche. Un musicista raffinato, talentuoso. Un uomo sempre pronto a dare il proprio contributo per la crescita culturale della sua terra. Iniziammo a collaborare tanti anni fa, quando insieme al professore Ettore Franzini componemmo i testi di alcuni brani di cui lui compose ovviamente le musiche. Il suo gusto, il suo garbo, il suo talento rimarranno nella mente e nel cuore di ognuno di noi come le strofe di Nicuzza, canzone composta dal padre Franco in onore alla moglie.  Oggi mi piace immaginarli tutti insieme, a suonare quelle note dolcissime. Addio Gigi.”

Il padre del musicista siciliano, stimato maestro di composizione e di solfeggio al conservatorio, è l’autore del testo della canzone Nicuzza, la musica invece è stata composta dal figlio che la trasformò in una serenata. Nicuzza è stata interpretata da molti artisti come Gian Campione, Nenè Sciortino, Lello Analfino, Mario Incudine e Tosca. Il padre di Finestrella dedicò quella che per lui era solo una poesia alla moglie, mamma di Gigi. Per anni la famiglia di Finestrella visse in Argentina. Il ritorno ad Agrigento risale all’inizio degli anni ’80, quando nel Paese sudamericano scoppiò la guerra civile. Iniziò a studiare la fisarmonica all’età di 5 anni grazie al padre che lo spinse verso la musica. Ad Agrigento, oltre ad esibirsi con il suo strumento e a comporre canzoni, svolse l’attività di vigile del fuoco. Da musicista ha collaborato con numerosi gruppi folk e ha composto numerose musiche per il teatro Pirandello di Agrigento.

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