A Licata il “Palio a mare” è tornato ad allietare il pomeriggio del 6 maggio ai tanti che hanno raggiunto la banchina “Marinai d’Italia” per assistere al tradizionale gioco, della festa di Sant’Angelo. Il peschereccio che ha ospitato a poppa, la trave in legno con all’estremità una bandiera rossa, ha visto dalle 15 in poi, un gruppo di pescatori che sfidando il sapone che rende la trave scivolosa, hanno tentato di afferrare la bandiera rossa. Il “Palio a mare” ha richiamato sulla banchina “Marinai d’Italia” alcune decine di migliaia di persone. Per ragioni legate all’incolumità di chi partecipa al gioco, l’Albero della Cuccagna non ha ottenuto l’autorizzazione da parte dell’autorità di pubblica sicurezza, quindi non si è tenuto.
Il “palio a mare” è un giuoco di abilità e consiste nel conquistare una bandiera rossa collocata all’estremità di una lunga trave spalmata di tanto grasso posta all’esterno della poppa di un peschereccio. I più scivolano e cadono in acqua senza raggiungere la bandierina. Il più abile, alla fine, riesce a conquistare il vessillo della vittoria tra le ovazioni della folla che tifa stando sulla banchine del porto.
Domenico Bulone, vice presidente dell’associazione “Albero della cuccagna” che organizza l’iniziativa, ha diffuso una nota per comunicare chi ha contribuito economicamente alla realizzazione dell’iniziativa.
“L’evento si è svolto – scrive l’associazione organizzatrice – solo grazie a un contributo privato da parte di alcuni sponsor. Vogliamo precisare che le donazioni sono arrivate da “La Carmen” trasporti (750,00 euro) dal gruppo “Generoso” (750,00 euro), dal candidato sindaco Fabio Amato con i suoi candidati al consiglio comunale (500,00 euro) e da tre consiglieri comunali dell’attuale amministrazione, rimasti anonimi (150,00 euro)”.
“Purtroppo per mancanza di autorizzazione – conclude Bulone – non siamo riusciti a realizzare il Palio Antenna, che ci auguriamo potremmo riproporre il prossimo anno”.