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Video intervista. Ordine delle professioni infermieristiche: a lezione di manovre salvavita

A lezione di… manovre salvavita

Gli istruttori Blsd insegnano le pratiche da adottare su adulti, bambini e neonati in caso di incoscienza

Cosa fare se all’improvviso una persona viene colpita da un arresto cardiaco? Come intervenire in caso di ostruzione delle vie aeree in un neonato o di incoscienza in un ragazzino?

Ieri, nella sede di contrada San Benedetto, dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi), gli istruttori del Blsd hanno spiegato a 30 partecipanti, tra infermieri, laici e iscritti ad altri Ordini professionali, come intervenire utilizzando le mani e il defibrillatore in caso di perdita di coscienza in un soggetto, sia questo un adulto, un neonato o un bambino. Un corso che sarà replicato diverse volte poiché ogni sessione prevede la partecipazione di 30 allievi, considerato che alla parte teorica segue la simulazione con l’uso di manichini (anche per le simulazioni su neonati e ragazzini).

“Si tratta di un corso di formazione teorico pratico che proponiamo agli infermieri, ai laici e agli iscritti ad altri Ordini professionali che riscuote un certo successo di partecipazione – afferma Salvatore Occhipinti, presidente di Opi Agrigento – L’importanza di quanto viene spiegato dagli istruttori qualificati è senza dubbio notevole perché, con l’uso delle mani e del defibrillatore, si riesce a salvaguardare le vie aree, soprattutto l’irrorazione cerebrale, in caso di vittime incoscienti. In questi casi, è molto importante agire tempestivamente in attesa dei soccorsi effettuando le giuste manovre ed è quello che viene spiegato durante il corso che si ripeterà in altre date per dare possibilità di partecipazione a tutti gli iscritti”.

Il corso “Blsd adulto e pediatrico: la catena della sopravvivenza” si pone l’obiettivo di insegnare le manovre salvavita che comprendono il supporto vitale di base e la defibrillazione. Elementi essenziali per gestire le emergenze in qualunque luogo ed evitare danni cerebrali, ossigenando anche il cervello in attesa che giungano i soccorsi.

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