CronacaNews

Favara. Blitz di carabinieri e operatori Asp negli uffici comunali

I carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e gli operatori dell’Azienda sanitaria provinciale, questa mattina, hanno effettuato un’attività d’ispezione, in alcune sedi degli uffici del Comune di Favara, di via Beneficienza Mendola. Sarebbero state passate al setaccio l’Ufficio tecnico e l’ufficio tributi per rilevare le condizioni di lavoro dei dipendenti. E sono state verificate le condizioni igienico-sanitarie della struttura. Si tratta di luoghi di lavoro ospitati da decenni in locali vecchi e con numerose criticità. Al termine del controllo è stata redatta una relazione.

Il sindaco di Favara Antonio Palumbo dichiara: “Nella giornata di oggi abbiamo ricevuto un controllo da parte dei carabinieri e dell’Asp agli uffici di via Beneficenza Mendola. 

I militari e i tecnici hanno rilevato numerose criticità strutturali nell’edificio che ospita ormai da diversi anni i dipendenti e ci hanno dato un termine entro cui provvedere alla loro soluzione. 

Dal canto nostro, fin dal nostro insediamento, abbiamo agito per tentare di superare la situazione ereditata, chiedendo un finanziamento per l’adeguamento dei locali, avviando le procedure per dotarci del medico competente, adottando una rimodulazione della struttura comunale finalizzata a parte del personale che lavora a San Francesco in piazza Garibaldi. Oggi prendiamo atto e accettiamo con responsabilità gli addebiti mossi a noi per continuità amministrativa. 

Leggeremo le contestazioni e le richieste di adeguamento e provvederemo a adempiere a quanto richiestoci dall’autorità. 

Resta un tema di tipo politico che riguarda la responsabilità di un sindaco e della sua amministrazione rispetto ad infrastrutture vecchie, ai limiti spesso della praticabilità, che costituiscono il nostro patrimonio pubblico e rispetto a cui gli Enti hanno quasi nessun margine di manovra. 

Un tema che porrò anche agli altri sindaci del territorio perché, se resta ovviamente auspicabile l’attività ispettiva e di controllo, il Governo regionale e nazionale non può lasciare soli i territori a pagare colpe decennali.”

Torna in alto