Un’altra storia dì malasanità in Sicilia, l’ennesima morte che forse poteva essere evitata. A raccontare l’accaduto il giornalista Michele Sardo:
È sconfortato Antonino La Russa, cognato e socio di Antonino Grisanti, panificatore morto ieri mattina a Collesano, paese della provincia di Palermo, sulle Madonie, in seguito ad un infarto. Il 74enne ha subito un malore intorno alle 11.30. Il cognato e gli altri familiari presenti hanno immediatamente chiamato i soccorsi: «Si è sentito male, mentre era seduto. Ho subito chiamato i soccorsi – racconta La Russa -, ma l’ambulanza del paese non c’era perché era fuori per un’altra chiamata. Mi hanno detto che ne sarebbe arrivata un’altra da Scillato, da una strada che noi percorriamo in 10 minuti. Ma il mezzo è arrivato dopo mezz’ora senza medico. Ho richiamato perché serviva un’ambulanza con rianimazione e sono passati altri dieci-quindici minuti. Mentre aspettavamo l’ambulanza, abbiamo cercato medici in paese, ma non c’era nessuno».
Momenti terribili e concitati. Antonino Grisanti era a terra privo di conoscenza e in tutto il paese delle Madonie non si riusciva a trovare un medico che potesse aiutarlo. Anche l’intervento di un eventuale elisoccorso, a quanto pare richiesto telefonicamente dai familiari al 112, doveva necessariamente essere attivato da un medico del 118. Medico che però non c’era. «Mia figlia è riuscita ad avere il defibrillatore dalla farmacia – prosegue La Russa – ma seguire le istruzioni per chi non è tra l’altro del mestiere, in quei momenti di confusione, era davvero difficile. All’arrivo della rianimazione e quasi contemporaneamente del medico di famiglia, che non risiede in paese era già troppo tardi. Hanno provato a rianimarlo, hanno fatto il possibile, ma purtroppo mio cognato era già morto».