Una nuova rassegna letteraria organizzata dal Museo archeologico Griffo di Agrigento:
si inizia venerdì 14 aprile alle 17.30 con “Agrigento intima” di Angelo Pitrone.
AGRIGENTO. C’è un filo sottile che corre attraverso i volumi che il Museo archeologico Griffo di Agrigento ha scelto di presentare: la sicilitudine intesa non nel senso sciasciano di solitudine e delusione del siciliano, piuttosto dell’immersione in una storia che, declinata su piani e prospettive diverse, riesce ad emergere e coinvolgere sempre. Sono volumi in cui il gusto dell’immagine si coniuga alla memoria, in cui l’architettura pare stagliarsi al sole o l’utopia si perde tra uomini di valore. “I libri del Griffo” è una nuova rassegna che si aprirà venerdì prossimo (14 aprile) alle 17.30 nella sala Fazello delMuseo, con la presentazione di “Agrigento intima” di Angelo Pitrone (Edizioni Medinova), e proseguirà ogni giovedì, fino al 25 maggio. “Abbiamo scelto sette titoli che indagano la Sicilia, le sue scoperte, le sue caratteristiche, e offrono spunti diversi di discussione” spiegano il direttore del Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, e il dirigente responsabile del Museo Griffo, Giuseppe Avenia. Il ciclo delle presentazioni si apre quindi con “Agrigento intima”, scatti di Angelo Pitrone e testi di Beniamino Biondi. Un viaggio in una città delusa che ha visto il suo immaginario collettivo scontrarsi con il declino insoluto del centro storico; ha dovuto piegare il suo sguardo, talvolta dialogico e affettuoso, altre scettico e disincantato, alla ricerca di un’identità irrisolta, ben conscio, comunque, della grandezza di uomini e paesaggi. Giovedì 20 aprile – sempre alle 17,30 nella sala Fazellodel museo Griffo – toccherà a “Paesaggi del Belìce. Gli anni del prima e post terremoto fino ai nostri giorni” a cura di Giuseppe Maiorana e della Rete museale e naturale belicina (Fondazione Orestiadi), racconto corale della Valle del Belìce che racchiude in un’unica cornice i 25 siti (musei, riserve naturali, parchi archeologici e luoghi della cultura) aderenti alla Rete, attraverso fotografie e testi. Il 27 aprile, “Immagina Riesi” di Gustavo Alabiso, a cura di Laura Cappugi e Gaetano Pennino, pubblicato dal Centro regionale del catalogo (CRICD): la storia, con immagini e testi, di una comunità e di una piccola grande utopia, un esperimento sociale nella Riesi rurale degli anni ‘60/’70 del secolo scorso, intrisa di modelli di comportamento e di potere duri a scalfire. Proiezione di alcune scene tratte dal film Una storia valdese di Salvo Cuccia. Il 4 maggio, un’altra opera corale, il volume che studiosi e amici hanno voluto dedicare a “Sebastiano Tusa. L’uomo, lo studioso, l’archeologo” (Angelo Mazzotta Editore) seguendo le sue tracce in quel Mediterraneo che è un immenso giacimento di reperti e di storie. Con lo scomparso Aurelio Pes, ha coordinato il lavoro Valeria Li Vigni – moglie e compagna di studi dell’archeologo, oggi presidente della Fondazione a lui intitolata – che parteciperà all’incontro per raccontare l’attività sui progetti avviati da Tusa. L’11 maggio, tocca a “Lontano dalle procelle del mondo” di Francesca Patti (Medinova), ampia indagine scientifica e documentaria sugli istituti d’assistenza femminile di Girgenti lungo i secoli, attraverso materiali e archivi, e le storie delle sfortunate fanciulle ricoverate dal XVI secolo in poi. Penultimo appuntamento, il 18 maggio, con “Falaride e la terra del mito” di Roberto Tedesco (Spazio Cultura Edizioni), l’antica Akragas del 554 a.C., tra intrighi di potere tra aristocratici e guerre: lo spregiudicato tiranno Falaride vuole assoggettare i coloni di Himera, e si affida al figlio Diofobo, fine oratore a cui si opporranno (con le sue stesse armi) il matematico Mamertino e il popolare poeta Stesicoro. Chiude la rassegna, il 25 maggio, “Agrumi. Una storia del mondo” di Giuseppe Barbera (Il Saggiatore), storia del mondo inedita, in cui le vicende umane girano attorno a un cedro o a un limone; raccontata con il piglio dello studioso e l’amore per il paesaggio e la sua bellezza.
L’ingresso agli incontri è libero.
PRESENTAZIONI
I LIBRI DEL GRIFFO
14 aprile | “Agrigento intima” di Angelo Pitrone – Edizioni Medinova
20 aprile | “Paesaggi del Belìce. Gli anni del prima e post terremoto fino ai nostri giorni” a cura di Giuseppe Maiorana e della Rete museale e naturale belicina – Fondazione Orestiadi
27 aprile | “Immagina Riesi” di Gustavo Alabiso – CRICD
4 maggio | “Sebastiano Tusa. L’uomo, lo studioso, l’archeologo” di AA.VV. – Angelo Mazzotta Ed.
11 maggio | “Lontano dalle procelle del mondo” di Francesca Patti – Edizioni Medinova
18 maggio | “Falaride e la terra del mito” di Roberto Tedesco – Spazio Cultura Edizioni
25 maggio | “Agrumi. Una storia del mondo” di Giuseppe Barbera – Il Saggiatore