Il tribunale del Riesame ha disposto la sostituzione della custodia cautelare in carcere con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari nei confronti di due indagati coinvolti nelle scorse settimane in un’operazione antidroga tra le province di Agrigento e Caltanissetta. Si tratta di Paolo Bellino, 23 anni, e Rosario “Dario” Lo Re, 42 anni, entrambi di Casteltermini. Accolto parzialmente il ricorso avanzato dall’avvocato Carmelo Amoroso. I due indagati, interrogati dal gip Stefano Zammuto, avevano risposto alle domande affermando di conoscere alcune delle persone coinvolte ma di non aver trafficato droga. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Caltanissetta, è stata eseguita dai carabinieri di Mussomeli lo scorso 20 marzo. Quindici le persone arrestate con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione ha portato alla luce un presunto traffico di droga esteso in almeno tre province, tra cui quella agrigentina. Diversi i canali di approvvigionamento dello stupefacente. La droga acquistata – cocaina, marijuana e hashish – sarebbe poi stata spacciata nel territorio di Mussomeli e nelle localita’ limitrofe. Lo spaccio, durato per 5 anni, ha riguardato anche i Comuni di Sutera, Campofranco, Acquaviva Platani, Villalba e alcune zone della provincia di Agrigento. L’indagine, svolta tra ottobre 2019 e giugno 202, ha evidenziato che l’attivita’ dell’associazione si svolgeva anche durante il Covid, nonostante le limitazioni alla liberta’ di movimento dovute all’emergenza sanitaria.
Al vertice del gruppo – secondo gli inquirenti – Antonio Maniscalco, 49 anni di Mussomeli, che avrebbe finanziato gli approvvigionamenti di sostanza stupefacente, gestito in prime persona l’attivita’ illecita e organizzato il lavoro dei complici. Nel corso delle indagini, quale attivita’ di riscontro, era stata arrestata in flagranza di reato una persona e sequestrati 130 grammi di cocaina e quasi 2 chili di marijuana