“Un’esperienza unica”, cosi gli arbitri agrigentini hanno definito il magnifico progetto organizzato dalle sezioni di Agrigento, Torino, Treviso e Locri e autorizzato da questo Comitato Nazionale sotto la presidenza di Alfredo Trentalange .
Dopo la prima tappa del progetto, nella quale la sezione di Treviso è stata ospitata dalla sezione Agrigentina,la seconda tappa vede coinvolte le sezioni di Locri e di Agrigento, ospitate dalla sezione Torinese.
A rappresentare la sezione di Agrigento sono stati il presidente Gero Drago, gli organi tecnici Calogero Giardina e Piero Costanza e gli arbitri Domenico Leone, Ismaele Baldassano, Calogero Vivacqua, Gerlando di Giovanna e Davide Calafato, che hanno avuto possibilità di confrontarsi con realtà arbitrali differenti dirigendo gare del settore giovanile piemontese.
Nella prima parte del progetto, i ragazzi e i dirigenti hanno avuto modo di apprezzare la magnifica città di Torino e le sue bellezze; dopo aver visto lo Juventus Stadium e il museo nel quale è raccontata la storia del club, le sezioni sono state ospitate allo Juventus Stadium per assistere alla gara di serie A, Juventus – Hellas Verona, una grandissima emozione.
C’è stata poi la visita a Superga, per commemorare le vittime della terribile tragedia avvenuta nel 5 maggio del 1949.
Una parte fondamentale del progetto è stata inoltre la parte dal punto di vista umano e sociale; i ragazzi agrigentini infatti hanno avuto modo di stringere dei bellissimi rapporti con i colleghi delle altre regioni, confrontandosi e crescendo insieme.
Nel progetto peró,non sono di certo mancati gli spunti tecnici..
Si è svolta infatti nello storico Arsenale Torinese, nel quale oggi sono presenti associazioni benefiche che hanno come scopo principale quello di portare del bene a chi ne ha bisogno, una riunione tecnica capitanata da Roberto Rosetti, responsabile UEFA, che ha saputo deliziare gli ospiti con moltissimi spunti tecnici e non solo.
“Summa petenda”, è come ha definito Rosetti il percorso arbitrale; un percorso fatto di alti, di bassi ma che gradino dopo gradino possono portare ogni giovane arbitro alla vetta, in ALTO.
Successivamente i ragazzi,accompagnati dai loro dirigenti e dai dirigenti della sezione di Torino tra cui il loro Presidente Andrea Mazzaferro hanno avuto modo di poter vivere un’esperienza unica e poter fare ció che ogni persona sogna di fare; arbitrare una gara al di fuori della propria regione.
Il progetto peró non si ferma di certo qui.
Si sta già pensando a cosa fare nei prossimi mesi per fare in modo che questo possa essere soltanto l’inizio di questo progetto, che visti i risultati ottenuti nelle prime tappe, si candida fin da subito ad essere un progetto vincente, un progetto che punta in A.L.T.O.