La Costa del Mito con la DMO Distretto Turistico Valle dei Templi è stata tra i protagonisti di Agri e Slow Travel Expo, che si è conclusa ieri, 2 aprile, alla Fiera di Bergamo. Dedicata al turismo slow, active e outdoor Agri e Slow Travel Expo raccoglie le proposte più significative del turismo slow, outdoor ed esperienziale.
A promuovere la Costa del Mito, da Selinunte a Gela, nel corso di un talk, organizzato nello stand della Regione Siciliana, è stato Pierfilippo Spoto, travel designer e fondatore di Val di Kam, uno dei massimi esperti di turismo esperienziale.
“La nostra presentazione – ha dichiarato – è stata tra le più seguite, anche perché lo stand Sicilia attira sempre, anche in fiere di questo settore. Il pubblico è accorso numeroso per complimentarsi per la proclamazione di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025 e per conoscere gli eventi e le iniziative che si svolgeranno in tutto il territorio della provincia. Una sensibilità spiegabile anche dal fatto che Bergamo e Brescia sono Capitale italiana della Cultura 2023, quindi quest’anno le due città stanno già vivendo gli effetti concreti dell’importante riconoscimento.
Abbiamo parlato dei cammini, che sono strutturati nell’agrigentino con guide naturalistiche ed esperienziali, ma anche della Magna Via Francigena che parte da Palermo e del suo tratto agrigentino che interessa San Giovanni Gemini, Cammarata, Comitini, Racalmuto, Aragona, Joppolo Giancaxio e Agrigento. Abbiamo presentato anche le due diramazioni che partono da Agrigento e giungono nel Siracusano e nel Trapanese. Abbiamo presentato la Costa del Mito, come un filo conduttore che lega Selinunte a Gela, con i parchi archeologici, i cammini, i borghi di Contessa Entellina, Sambuca, Caltabellotta, Burgio, Cianciana, e tutta l’area dei Monti Sicani, che si estende nell’entroterra di Agrigento. Abbiamo presentato la sentieristica del Gal Sicani che è in corso di definizione, un itinerario di 450 chilometri che parte dalla Città dei Templi e offre diverse soluzioni.
Abbiamo anche messo in evidenza il valore apportato al territorio da chi vive i luoghi – ha proseguito Pierfilippo Spoto – : ciò che ha fatto la differenza in questi anni è stato proprio l’aver puntato non sul ‘dove’ ma su ‘con chi vivere l’esperienza’. Particolare interesse ha suscitato nei tour operator e nei giornalisti quel tratto della Costa del Mito che va da Ribera a Punta Bianca e comprende Capo Bianco (Eraclea Minoa), Dama Bianca (Riserva di Torre Salsa di Siculiana), Scala dei Turchi (Realmonte), Punta Bianca (Agrigento-Palma di Montechiaro). Ho detto, scherzando, che noi vendiamo itinerari sulle nuvole, facendo riferimento alle bianche scogliere che interrompono i 150 chilometri di sabbia dorata. Con lo chef Santo Manetta abbiamo presentato e offerto una degustazione di pietanze della tradizione locale. Per più di due ore abbiamo intrattenuto gli ospiti dello stand parlando di minni di virgini, di cassate, di cannoli, di formaggi pecorini, di vastedda del Belìce, e di tante altre peculiarità del territorio, ma anche di mandorle, olio, vino, e del Mandorlo in Fiore, tornato quest’anno al suo splendore”.