Caltanissetta. Volontari stanchi di promesse: Per il randagismo serve un serio piano
Il gruppo di volontari animalisti “Randagini Sotto un Tetto – Caltanissetta” e il gruppo “Oasi dei Pelosy” con il presente articolo vogliono sottoporre alla cittadinanza una serie di problematiche relative al problema del Randagismo che, ricordiamo, influisce tantissimo sull’aspetto economico (il Comune paga più di 700.000 euro annui per il servizio di mantenimento dei cani in canile, esborso che se fosse almeno ridotto, porterebbe benefici in svariati settori a tutta la cittadinanza):
1) nonostante svariate e annose richieste di collaborazione con la Polizia Municipale, non è mai pervenuta concreta risposta se non rassicurazioni mai attuate;
2) Caltanissetta è l’unica provincia in Sicilia in cui l’ASP sta applicando la nuova legge regionale dell’estate 2022, non nella sua interezza ma soltanto nei punti che facilitano l’ingresso dei cani in canile. Non si applica con solerzia ad esempio nelle re-immissioni (continuamente sollecitate, ma essendo bloccate o perlomeno molto rallentate, vanno ad aumentare le spese dei contribuenti) o nelle procedure che venivano prima seguite da volontari e privati per l’inoculazione dei microchip dei cani ritrovati sul territorio, per le sterilizzazioni dei randagi, per l’adozione dei cani dal canile che risultano solo parzialmente funzionanti;
3) l’ufficio benessere degli animali, nonostante sia stato annunciato dall’amministrazione anni fa, non è ancora in funzione e non sappiamo se lo sarà mai;
4) il canile straripa sempre più e non sappiamo se c’è una progettualità per svuotarlo (promuovere le adozioni dal canile, mediante volontari ed associazioni presenti sul territorio, altro punto presente nella legge ma applicato solo parzialmente e non in maniera poderosa);
5) collaborazione volontari-amministrazione alquanto fallace. Il randagismo sembra essere sparito dall’agenda;
6) mancanza di chiarezza relativa alle competenze e alle responsabilità sulle re-immissioni o le procedure da seguire in materia tra comune e ASP che si trasforma in un continuo rimbalzo senza concretezza.
Noi volontari non vogliamo fare alcuna polemica ma chiediamo con forza che venga avviato un serio piano di contenimento e debellamento del randagismo. Siamo stanchi di promesse vuote, abbiamo bisogno di concretezza. Non riusciamo a evadere tutte le richieste da parte della popolazione perché le segnalazioni sono tantissime e gli aiuti pochi. Noi dovremmo essere solo un supporto alle istituzioni, non sostituirci totalmente a loro.