Sarà una inchiesta della Procura di Agrigento ad accertare le cause della morte di una donna di Ravanusa, Luisa D’Angelo 56 anni, avvenuta ieri mattina all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. A presentare denuncia ai carabinieri è stato il marito della vittima Pietro Tornambè dopo avere appreso del decesso della consorte. La donna si trovava ricoverata presso la struttura sanitaria di contrada Giarre per essere sottoposta ad un intervento chirurgico definito di routine nel reparto di ostetricia e ginecologia. Ed in effetti tutto sarebbe andato per il verso giusto poiché la stessa al termine dell’operazione con il proprio telefono cellulare martedì’ scorso aveva rassicurato tutti chiamando personalmente il marito, i figli e persino la badante dell’anziana madre. Ieri mattina, però sempre secondo indiscrezioni, le sue condizioni di salute sarebbero peggiorate improvvisamente. E’ stata lei a chiedere aiuto agli infermieri perché stava male. I medici in servizio presso l’ospedale di Canicattì hanno tentato il tutto per tutto ma il decesso di Luisa D’Angelo sarebbe avvenuto con molta probabilità per un arresto cardio circolatorio. Ieri, il marito della donna ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti sul posto e su ordine della magistratura hanno posto sotto sequestro le cartelle cliniche. Sempre su ordine della procura del capoluogo la salma della donna è stata sequestrata e si trova adesso nella sala mortuaria dell’ospedale di Canicattì. Con molta probabilità verrà disposta l’autopsia per accertare le esatte cause del decesso. Sulla vicenda comunque viene mantenuto il più stretto riserbo e sono al momento veramente pochi gli elementi a disposizione per cercare di ricostruirla nei dettagli. L’improvvisa scomparsa di Luisa D’Angelo ha provocato sconforto e tanta amarezza in chi a Ravanusa la conosceva. La donna insieme al marito ed ai figli da qualche tempo aveva lasciato la città e si era trasferita in Germania per motivi di lavoro. Poi il rientro nelle scorse settimane nel suo paese d’origine proprio per sottoporsi a quell’intervento chirurgico da effettuarsi prima delle festività di Pasqua. Ricorrenza che avrebbe trascorso insieme al marito nel paese della provincia di Agrigento per poi fare rientro in terra tedesca e riprendere la normale vita quotidiana. Così’ purtroppo non è stato. Adesso sarà l’inchiesta della magistratura agrigentina a stabilire se il decesso della sfortunata cinquantaseienne sia da inquadrare o meno in un caso di malasanità.
Carmelo Vella