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Realmonte. A ritmo dei “tammuri” festeggiato San Giuseppe: Tradizione centenaria da preservare 

 In occasione della Festa di San Giuseppe, l’Istituto Comprensivo Garibaldi di Realmonte, diretto da Graziella Fazzi, in collaborazione con l’amministrazione comunale  guidata dal Sindaco Sabrina Lattuca  e la parrocchia con Don Fabio, ha organizzato  la Tavolata di San Giuseppe. Un ritorno dopo lo stop della pandemia, alla tradizionale festa, coordinata dal prof. Paolo Salemi  e dalla prof.ssa Piera Posante,  che ha coinvolto  alunni, docenti,  famiglie, il personale della scuola e l’intera comunità. Sono stati allestiti  l’altare della Sacra famiglia, impersonata da tre alunni della scuola  e le grandi tavulate, nell’atrio  e  nelle aule  dell’istituto con   le pietanze   della tradizione siciliana ed in particolare “muntirrialisa” ( frittate , maccu di fave , polpette con verdure,panetti  a forma di barbetta ,  dolci di ricotta e tanto altro) ed ancora gli altari dedicati a S. Giuseppe,  tavole adornate  con  fiori  e frutta del territorio  ed  impreziosite  dai ricami  delle tovaglie rallegrate  dai   colori giallo e celeste ormai tradizionali. Don Fabio Maiorana , nella chiesa di S. Domenico ha poi   accolto la scolaresca  per un momento di raccoglimento  e  riflessioni  sulla figura di S. Giuseppe  e  sul suo esempio di uomo  magnanimo e  giusto,  ma anche sul valore autentico  della  famiglia.  Al termine Il ritmo dei “tammuri” ha accompagnato il rientro a scuola  e,  dopo  la benedizione delle tavole, ha preso il via il pranzo di S. Giuseppe   nel segno  della sacralità della tavola e   della gioiosa e fraterna condivisione. Momenti di aggregazione,fede e  tradizione  della comunità realmontese  hanno  celebrato  la figura storica e religiosa di S. Giuseppe , il patriarca.      

“Riteniamo di dover preservare questa tradizione popolare, centenaria- afferma il sindaco Sabrina Lattuca – in quanto parte integrante del patrimonio storico e folcloristico della comunità, in considerazione del suo valore per la vita sociale, culturale e religiosa del nostro territorio, nell’anno 2023, dopo anni di arresto a causa del Covid. Ringrazio la scuola,  gli organizzatori  e don Fabio che hanno adottato tutte le cautele necessarie a garanzia della sicurezza delle persone e dell’ambiente, nonché i ragazzi e le loro famiglie”.

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