Di Sonia Giugno.
Viene giù un muro del palazzo di viale Amedeo messo in sicurezza e parzialmente abbattuto nel 2020. L’ edificio, lo ricordiamo, è inagibile e non abitato.
Dalle ore 6 di questa mattina all’opera i vigili del fuoco che hanno transennato la zona al momento interdetta al transito sia per i pedoni che per le automobili a partire dai numeri civici 168/174. Si tratta della stretta stradina che costeggia la villa comunale e che conduce al circolo del tennis.
Sul posto l’architetto Giovanni Marchese dell’Ufficio tecnico, l’assessore ai Lavori pubblici Marcello Frangiamone, il sindaco Roberto Gambino, due squadre dei vigili del fuoco e gli addetti della società del gas metano che hanno effettuato i rilievi anche nelle abitazioni limitrofe, l’amministratore di condominio Michele Di Natale e la ditta appaltante dei primi lavori di abbattimento realizzati sul palazzo, Michele Bellomo, e che da domani mattina riprenderanno.
A quanto pare il palazzo dovrebbe essere interamente abbattuto.
“Ha ceduto la parte a valle dell’edificio, sia l’amministratore di condominio che la ditta appaltatrice si stanno adoperando per abbattere l’edifico in tempi quanto più brevi possibili. Intanto si inizierà con la parte a valle. La situazione è seria, quindi bisogna fare in fretta e bene”, ci ha spiegato il sindaco Gambino.
Per permettere il passaggio ai residenti dei numeri civici successivi a quelli interessati sono stati riaperti i cancelli della villa comunale Amedeo, al momento chiusa per lavori.
Fortunatamente non si registrano danni a persone e cose. Solo un forte spavento per gli abitanti della zona.
Alcuni, come A.M. (queste le sue iniziali), hanno sentito un boato: “Erano le ore 5:55, mi sono svegliato credendo ci fosse il terremoto. Ho sentito un rumore fortissimo e nella mia mente è passato di tutto, ho pensato al terremoto, allo scoppio di una bombola… il letto si è mosso ripetutamente almeno tre volte di seguito. Ho provato davvero paura. Spero si faccia subito qualcosa perché la situazione è seria. Essendo venuta giù la parte inferiore, che regge il palazzo, quanto ancora resisterà?”.
Preoccupazione serpeggia tra gli abitanti della via che si sono riversati in strada.