Torna in carcere Giuseppe Azzarello, settantenne di Palma di Montechiaro. A firmare l’ordine di esecuzione il sostituto procuratore della Repubblica, Cecilia Baravelli. Deve scontare tre anni, cinque mesi e sei giorni di reclusione in seguito ad una condanna divenuta definitiva per detenzione di armi.
L’uomo, difeso dagli avvocati Salvatore Pennica e Teresa Balsamo, stava scontando una condanna passata agli arresti domiciliari ma, con l’ennesima sentenza definitiva, è stato revocato questo beneficio.
La vicenda si riferisce al blitz dei carabinieri avvenuto nel 2019. I militari dell’Arma trovarono a casa dell’uomo un fucile calibro12 risultato rubato ben trentacinque anni prima, quasi cento cartucce, una pistola a salve e sei coltelli a serramanico. Il nome di Azzarello è noto agli inquirenti. Nel 2005 uccise il cugino della moglie, Alfonso Morgana, con un colpo di pistola dopo una lite. Per questa vicenda fu condannato a 16 anni di carcere ma in seguito gli fu riconosciuta la legittima difesa e venne assolto.