“Caltanissetta Si Cura”sulle dichiarazioni della consigliera Falcone: Valuteremo se tutelarci nelle sedi opportune
L’associazione “Caltanissetta si Cura” si dissocia dalle dichiarazioni della consigliera Falcone che, durante l’ultima seduta del consiglio comunale del 07/03/2023, afferma di aver ricevuto un’offesa, facendo riferimento alle associazioni presenti ma è semplice intuire che si riferisse a noi che siamo stati gli unici a citare le responsabilità politiche in materia di malasanità, da parte del nostro Presidente Sergio Cirlinci che a suo dire ha definito lei e la VI commissione “zerbino della dirigenza Asp”. Premesso che l’intervento del nostro Presidente è stato educato e non ha mai pronunciato l’espressione “zerbino della dirigenza Asp”, ma ha invece sottolineato “un atteggiamento di accondiscendenza della politica cittadina di questo palazzo”, testuali parole, “verso le politiche di gestione della dirigenza Asp” che ad oggi, aggiungiamo noi, non ci risulta aver preso nessun “impegno concreto” a supporto delle centinaia di denunce formali, e non, pervenute dai cittadini, ribadiamo che il Presidente dell’associazione Caltanissetta si Cura ha semplicemente messo in dubbio l’operato della nostra politica locale tutta e lo ha fatto in materia di sanità locale esercitando “il diritto di critica” che è garantito dalla Costituzione Italiana e che stabilisce, specialmente “nelle democratiche aule istituzionali”, cosa può o non può essere detto”. Ci teniamo a ricordare che “nelle aule consiliari, come in ogni luogo che rappresenti le “Istituzioni”, è la Costituzione a stabilire le regole del dibattito e non la consigliera Falcone, a cui invece consigliamo di riascoltare con calma il nostro “legittimo” intervento.
Al contrario ricordiamo che la consigliera Falcone nel suo intervento, durante quella stessa seduta, ha dichiarato che “dobbiamo parlare bene della nostra sanità!”, una frase, questa, di una gravità assoluta, specialmente se pronunciata all’interno di una “democratica aula istituzionale” dove la libertà di pensiero è difesa dall’articolo 21 della nostra Costituzione e che meriterebbe un approfondimento da parte dei suoi colleghi di aula e, probabilmente, un approfondimento anche da parte degli altri organi istituzionali, cosa che ci auguriamo accada.
Come associazione ovviamente valuteremo se tutelarci o meno nelle opportune sedi pur aspettando delle scuse pubbliche e formali verso chi, nelle aule del democratico consesso, ha osato portare la voce dei cittadini che parlano “male” di sanità.
Firmato Associazione “Caltanissetta Si Cura”.