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Aumento indennità dei deputati, insulto a chi ha salario da fame. Lettera Cral all’Ars 

“È di dominio pubblico e piuttosto conclamata la notizia, riportata anche da numerosi organi di informazione, che l’Assemblea Regionale, approvando il proprio bilancio interno, ha previsto per il 2023 l’adeguamento ISTAT delle indennità dei deputati pari, in cifra, a 890 euro lordi circa pro capite, che verranno ad aggiungersi alla rimunerazione attuale di 11.100 euro (tra indennità e diaria) […]. Nulla da obiettare sul piano formale, ma resta il fatto che una tale misura rischia di rappresentare – come ai più sembra – una manifesta provocazione nei confronti di quanti – una moltitudine! – con il proprio salario di fame, corroso finanche dall’inflazione, faticano a giungere a fine mese!”

Questo l’incipit della lettera indirizzata al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, l’on. Gaetano Galvagno, e, per conoscenza, ai presidenti dei gruppi parlamentari dell’ARS. È a firma della Consulta regionale delle Aggregazioni Laicali della Sicilia, nella persona del Segretario generale Stefano Vitello.

Due i punti del documento. Innanzitutto si avanza una richiesta a nome delle associazioni, movimenti, aggregazioni rappresentative del vasto mondo del laicato cattolico della terra di Sicilia: “Nell’ambito delle rispettive Funzioni, di voler assumere ogni iniziativa, politica, parlamentare, di governo, perché, siano rimossi e/o “bonificati” gli effetti di un provvedimento improvvido, quale appare quello in questione, così che sia resa giustizia alla moltitudine dei poveri e degli svantaggiati della nostra terra e possa essere, anche per tale via, colmata la distanza che da tempo separa le Istituzioni democratiche dai cittadini, una distanza che rischia distruttivamente di dilatarsi e approfondirsi sempre di più“.

Dall’altro canto la Cral si dichiara pronta fin d’ora a stringere un “patto di leale collaborazione” e al “confronto sui tanti, gravi e complessi, problemi che affliggono la comunità siciliana“.

Il testo integrale della lettera è consultabile e scaricabile cliccando su questo link: Lettera CRAL all’ARS.

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