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Video interviste. “Un’orchestra a sei corde”Francesco Buzzurro al Teatro Pirandello di Agrigento 

Cresce l’attesa per il concerto di Francesco Buzzurro “Un’orchestra a sei corde” in programma al Teatro Pirandello sabato 25 febbraio alle 20,30. Si preannuncia una serata di grande musica per la quale si punta ad un altro sold out. Si ricorda che sul sito ufficiale www.fondazioneteatropirandello.it sezione biglietteria online è ancora possibile scegliere il posto ed acquistare il biglietto.


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“Un’orchestra a 6 corde” è il titolo del concerto di Francesco Buzzurro, in programma il prossimo 25 febbraio, alle 20:30, al Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono, San Gerlando.

Docente di chitarra jazz al Conservatorio Scarlatti di Palermo, Buzzurro è un musicista apprezzato in tutto il mondo per il suo approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile trasversale che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare.

Per l’occasione il maestro proporrà i grandi successi di artisti come Gershwin, Chick Corea, Django Reinhardt e Jobim, da lui riarrangiati in modo assolutamente originale, oltre ad alcuni brani di sua composizione tratti dal suo ultimo album “Il quinto elemento”.

Grazie alla sua straordinaria tecnica di matrice classica, aperta a una conoscenza profonda del jazz e dell’improvvisazione, Francesco Buzzurro è diventato negli anni un punto di riferimento assoluto per il mondo della chitarra acustica. Definito da Ennio Morricone “tra i più grandi al mondo perché capace di rendere fruibile a tutti la musica colta”, è stato votato dalla rivista di settore Musica Jazz come uno dei chitarristi più talentuosi del panorama internazionale.

È stato inoltre eletto “miglior chitarrista jazz” in un sondaggio dei lettori della rivista Guitar Player Magazine e “miglior chitarrista europeo” dalla Borsa Internazionale della Cultura di Friburgo.

“Suonare ad Agrigento è per me una gioia indescrivibile. Esibirsi di fronte ai propri concittadini è sempre un’ emozione impalpabile che attraversa tutto l’arco dell’esecuzione del concerto. Per l’occasione proporrà una sequenza di brani tratti da generi musicali diversi: mi riferisco al tango argentino, alla musica brasiliana, alle grandi colonne sonore tratti da film, alla musica jazz. In me si fondono tanti generi che incorporano gli umori della tradizione popolare, ecco perché il legame con Agrigento è fortissimo. Ricordo che le mie esperienze più belle le ho cominciate a vivere nel periodo della Sagra del Mandorlo in Fiore, quando con il gruppo Val D’Akragas avevo la possibilità di confrontarmi con musicisti provenienti da ogni latitudine. Questo si è poi riflettuto nel mio modo di suonare, perché ho appreso tecniche particolari che riguardano anche la musica argentina, peruviana e messicana. Tutto questo si è fuso con la mia curiosità per il Jazz, per l’improvvisazione e la rivisitazione di brani a modo mio in una forma “One Man Band”. Ho elaborato il titolo del concerto, un’orchestra a 6 corde, prendendo spunto dalle emozioni degli spettatori che, ogni volta, alla fine di uno spettacolo si venivano a complimentare dicendomi che avevano avuto la sensazione di sentire più strumenti. Pensare alla scaletta non è facilissimo, ho talmente tanta di quella musica dentro che fare un elenco è sempre difficile”, conclude Francesco Buzzurro.

Per il presidente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, Alessandro Patti, il concerto si inserisce nel solco delle iniziative avviate lo scorso anno con la diversificazione dell’offerta culturale: “Abbiamo aperto così alla grande musica con il concerto dell’orchestra d’archi del Teatro alla Scala di Milano, abbiamo poi continuato con il concerto pop organizzato da Lello Analfino e, infine, con Claudio Baglioni e Fabio Concato. Adesso è il turno di Francesco Buzzurro, un grande artista di fama internazionale, che Ennio Morricone ha definito “Il più grande chitarrista al mondo”. Un agrigentino doc, che con il suo eclettismo riesce a rendere fruibile a tutti la musica, anche quella colta”.

Soddisfazione è stata infine espressa dal Direttore Generale della Fondazione, Salvo Prestia che ha detto: “Siamo orgogliosi di ospitare questo grande artista amato dal pubblico agrigentino ed apprezzato in tutto il mondo. Dunque quale migliore occasione del 25 febbraio, giornata dedicata al nostro Santo Patrono, San Gerlando, per offrire uno spettacolo di grande spessore internazionale”.

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