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Il Daghestan piange Magomed Ahmedov, poeta, letterato e amico del Concorso “Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia”

SI È SPENTO DOPO UNA LUNGA MALATTIA. PRESIDENTE DELL’UNIONE DEGLI SCRITTORI DEL DAGHESTAN E LAUREATO IN LETTERATURA. IL COMMOSSO RICORDO DEL PROF. CALOGERO LA VECCHIA CHE ANNUNCIA UN PREMIO DEDICATO AL POETA SCOMPARSO.

Dopo una lunga malattia si è spento il poeta e scrittore Magomed Ahmedov all’età di 67 anni. Ha scritto inavaro e in russo ed ha tradotto numerose opere di Pushkin, Blok e Rubtsov. Laureato nel 1979 in letteratura ha scritto molte opere ed ha vinto numerosi premi letterari.

Il prof. Calogero La Vecchia ricorda il letterato amico del Concorso “Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia”: “Il Daghestan perde un uomo che amava la sua terra e non perdeva l’occasione per manifestare questo amore per la sua terra. Nel viaggio in Daghestan non potrò mai dimenticare l’accoglienza ricevuta in Daghestan e la grande festa che il Presidente dell’Unione degli Scrittori del Daghestan ha organizzato al teatro della poesia” Il prof. La Vecchia aggiunge: “Mahomed Akhmedov è degno allievo di Rasul Gamzatov. Il mio pensiero va al figlio Murad, alla famiglia e a tutto il Daghestan”.

Già dalla seconda edizione del Concorso di poesia “Il Parnaso – Premio Angelo La Vecchia” è stata creata una sezione dedicata al grande poeta del Daghestan, Rasul Gamzatov, che è sorta dalla collaborazione con l’Unione degli Scrittori di quel paese. “Questa collaborazione, patrocinata dal Ministero della Cultura del Daghestan,  e diretta dalla poetessa Marina Ahmedova, certamente continuerà nel tempo. Annuncio che in questa ottava edizione” conclude il prof. Calogero La Vecchia “ci sarà un premio che ricorderà il nostro caro amico poeta Magomed Ahmedov”.

Pubblichiamo di seguito una poesia del poeta scomparso che è una riflessione sul senso della vita e sulla “quiete” della morte.

NEVE D’ORO

Autunno… Addio…

E il vento pulisce le chiome

degli alberi dormienti intorno.

Le foglie brillano

come gocce di sole,

cadono nel mio cuore, amico mio.

La neve dorata

cade dai rami.

La neve dorata

mi copre.

Infine voglio dire qualcosa

nel bel mezzo di una dorata

giornata d’autunno.

Le foglie volano

come se sussurrassero:

“C’era una volta …”

Dopotutto, anch’io

una volta ero giovane.

Verrà il momento

e le foglie brilleranno sulla tomba,

la copriranno di neve dorata …

(Magomed Ahkmedov)

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