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Caltanissetta. Noi per la salute: Liste d’attesa, Direttori Generali potrebbero essere rimossi 

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE NOI PER LA SALUTE – TINA ANSELMI CALTANISSETTA, CASA DELLE CULTURE E DEL VOLONTARIATO, VIA XIBOLI 310: 

La complessità del tema riguardante le liste d’attesa per la erogazione delle prestazioni sanitarie è stata affrontata in misura e con strumenti diversi a seconda delle varie realtà regionali .Un tentativo sostanzialmente unitario a livello nazionale è rappresentato dal piano nazionale per la gestione delle liste d’attesa ( PNGLA 2019-2021) e recepito dalla Conferenza Stato Regioni : queste ultime hanno 2 mesi di tempo per recepire il PNGLA con un Piano regionale.

L’ultimo aggiornamento presenta sicuramente delle novità in termini di trasparenza e di garanzie per i Cittadini. 
Ad esempio:

-I CUP hanno l’obbligo sostanziale di comunicare la posizione della prenotazione nella lista d’attesa diversificando la posizione per la prestazione erogata in regime di convenzione e per la quale l’Utente è tenuto ,ove richiesto,al pagamento del ticket e prestazione in libera professione 

-Il rispetto dei tempi di attesa va garantito per tutte le prestazioni erogate dal SSN e dalla sanità regionale pubblica. Il Ministero, in tale ottica, tiene sotto controllo particolare (con un esteso e costante monitoraggio) alcune prestazioni di specialistica ambulatoriale (69 in totale, divise in 14 visite e 55 esami strumentali) e altre in regime di ricovero (17 in totale) per garantire l’aderenza alle indicazioni di attesa massima. -Il Medico prescrittore, sia esso di base o specialista, per le prime visite e prime prestazioni strumentali ambulatoriali, deve sempre indicare una delle quattro classi di priorità:


U – con attesa massima 72 ore; 

B – con attesa massima 10gg;

D – con attesa massima 30gg per le visite e 60gg per gli esami;

P – con attesa massima 120gg ; 

-I controlli saranno prescritti dal professionista che ha preso in carico il paziente senza che questi sia rimandato al MMG/PLS per la prescrizione; le Aziende devono prevedere idonee modalità per consentire la prenotazione da parte del medico specialista . -Nelle strutture che non rispetteranno i tempi di attesa individuati dalla Regione si potrà attuare il blocco dell’attività libero professionale intramurale 

-Se per una prestazione specialistica (prime prestazioni in classe di priorità) verrà superato il tempo massimo di attesa previsto per legge, il paziente residente potrà recarsi, secondo una specifica procedura, in una struttura privata convenzionata senza costi aggiuntivi -Con il CUP on-line i pazienti potranno consultare in tempo reale l’attesa relativa a visite e esami erogati in regime istituzionale o in libera professione nonché prenotare e modificare gli appuntamenti già presi 

-I Direttori Generali potranno essere rimossi se non rispetteranno i tempi massimi di attesa stabiliti per legge -la Regione vigila sul rispetto del divieto di sospendere l’attività di prenotazione (liste bloccate, agende chiuse) -la definizione e l’applicazione di “percorsi di tutela” ovvero percorsi di accesso alternativi alle prestazioni specialistiche i quali prevedano, qualora venga superato il tempo massimo di attesa a livello istituzionale, che possa essere attivata una specifica procedura, che permetta al paziente residente e per le richieste di prime prestazioni in classe di priorità di effettuare la prestazione presso un erogatore privato accreditato nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente;

-l’eventuale acquisto e l’erogazione delle prestazioni aggiuntive in regime libero professionale, concordate con i professionisti e sostenute economicamente dall’azienda, riservando al cittadino solo l’eventuale partecipazione al costo; -il blocco dell’attività libero professionale (fatta salva l’esecuzione delle prestazioni già prenotate) in caso di superamento del rapporto tra l’attività in libera professione e in istituzionale e/o di sforamento dei tempi di attesa massimi già individuati dalla Regione Bisogna prevedere la possibilità di inviare una richiesta per chiedere l’individuazione della struttura pubblica o convenzionata in grado di erogare la prestazione di diagnostica o specialistica entro i tempi massimi stabiliti o autorizzare la prestazione in intramoenia senza oneri aggiuntivi oltre al ticket. 

Dovremo dare indicazione di inserirsi comunque in lista d’attesa, anche se non sono rispettate le condizioni di prescrizione, proprio per dimostrare l’impossibilità di ottenere il diritto quando si contatterà la ASL successivamente. Nel caso di superamento dei tempi massimi per gli interventi chirurgici la richiesta verrà formulata su un diverso formulario in corso di elaborazione. Gli strumenti quindi come si vede sono estremamente interessanti dal punto di vista delle possibilità offerte al cittadino a garanzia di prestazioni che devono comunque essere erogate e tuttavia la complessità dei meccanismi a volte rendono questi diritti inesigibili. 

E’ quindi compito della nostra associazione informare e fornire gli strumenti idonei alla soluzione della tematica relativa alla lista di attesa in modo tale che questo si configuri come un sostegno da un lato alle giuste richieste della cittadinanza e dall’altra una collaborazione ed una possibile sinergia con l’ente erogatore il quale, consapevole delle difficoltà e delle eventuali sanzioni cui dovesse andare incontro per inadempi- mento,possa scegliere, anche con soluzioni innovative,un approccio più fattivo e collaborativo con la cittadinanza.

Il Consiglio Direttivo Giuseppe Pastorello Presidente, Michele Rizzo Vice Presidente, Ilaria Insisa Segreteria, Ermanno Pasqualino Tesoriere, Gian Bruno Lo Porto Consigliere

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