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Consulta AICA diffida ATI Idrico e AICA: Accelerare risanamento casse e miglioramento gestionale

La Consulta di AICA, con motivate argomentazioni, Diffida  ATI Idrico ed AICA ad adempiere, anche per accelerare in maniera significativa il processo di risanamento delle casse di AICA ed il consequenziale miglioramento gestionale dell’azienda.

Testo integrale: 

Al Presidente dell’Assemblea dei Soci di AICA dott. A. Provvidenza; 

Al Presidente di ATI dott. D. Gueli;

Al Presidente del C.D.A. di AICA ing. G. Castaldi;

e p.c.

Al Ministero. dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per la Sicurezza del Suolo e dell’Acqua dott.ssa Mattei Gentili;

Al Presidente della Regione Siciliana dott. Schifani;

All’Assessore all’ Energia ed ai Servizi di P.U. Della Regione Siciliana dott. Di Mauro;

Al Presidente di ARERA dott. Besseghini;

Al Presidente della Corte dei Conti – Sicilia, sezione di controllo dott. Pilato;

A S.E. il Prefetto di Agrigento dott.ssa Cocciufa.

Oggetto: Diffida ad adempiere in riferimento alla delibera ARERA 218/2016/R/Idr e s.m.i. e relativi allegati, “Disposizioni per l’erogazione del Servizio di Misura del Servizio Idrico Integrato a Livello Nazionale- TIMSII”, alla Delibera 609/2021/R/Idr “Integrazione della Disciplina in materia di Misura del Servizio Idrico Integrato,(TIMSII)” e s.m.i. e alla Delibera 917/2017/R/Idr sulla qualità del Servizio Idrico e sui requisiti minimi che esso deve possedere.

Considerata l’acclarata condizione di forte passività e di difficile ripresa da parte del Gestore Unico AICA, dell’Ambito di Agrigento, che dopo i primi cinque mesi di Gestione, al 31/12/2021, ha dichiarato una perdita di bilancio pari ad oltre 1.300.000 euro.

  Considerato quanto previsto dal Dlgs.201/2022, il quale non consente il finanziamento di progetti a valere sul PNRR per gli ambiti non in regola.

Considerato l’insufficiente sviluppo di contromisure volte a fronteggiare le menzionate criticità finanziarie e la necessità di salvaguardare la stabilità economico/finanziaria della stessa Aica, oltre che dei Comuni Soci.

Considerato che scadrà il 6 febbraio p.v. il termine entro il quale il Servizio Idrico Integrato dovrà definitivamente mettersi in regola, dimostrando la virtuosità del proprio operare per le gestioni interamente pubbliche.

Visto che l’art. 14 del Decreto Aiuti Bis (Dl 115/2022) in vigore dal 10 agosto u.s. prevede il Commissariamento degli Ambiti il cui processo di affidamento del servizio non si concluda in tempi certi e brevi.

Considerato che il progetto REACT-EU già finanziato prevede l’istallazione e la sostituzione di tutti i misuratori a consumo, ma che non si hanno tempi certi sulla sua effettiva realizzazione.

Per quanto sopra visto e considerato, si diffidano gli attori in indirizzo ad adempiere in maniera puntuale ed immediata all’applicazione alle delibere ARERA in oggetto.

Nella consapevolezza che lo stato economico/finanziario del Gestore non consente di affrontare gli oneri derivanti dall’acquisto e dall’istallazione dei dispositivi di misura, dato l’elevato numero di utenze attualmente a forfait, si chiede di responsabilizzare l’Ente di Governo d’Ambito (d’ora in poi Ega) perchè emetta, al più presto, una delibera che applichi un coefficiente perequativo alle utenze a forfait, che allinei, in tempi certi, la spesa di tali utenze alla media delle utenze con misuratore idrico, o in alternativa, fornendo le specifiche della tipologia di misuratore “Smart Meter” da acquistare e istallare, in prima istanza a spese dell’utente, che il Gestore dovrà prima approvare e poi rimborsare in virtù del finanziamento ottenuto con il progetto REACT-EU.

Sempre su questo tema, si chiede di effettuare gli accertamenti per il possesso dei requisiti necessari ai Comuni con gestione salvaguardata, cosi come prevede l’art. 147 comma 2 bis del Dlgs 152/06. Si segnala che tale procedura è responsabilità dell’Ega (ATI AG9) e non è sufficiente la mera presentazione di relazioni sostitutive da parte degli stessi Comuni richiedenti, in mancanza di una tassativa verifica da parte dell’ATI.

Per i Comuni salvaguardati occorre, inoltre, vigilare sulla effettiva realizzazione delle prescrizioni già scadute il 15 di novembre u.s. previste per il processo di “Convergenza”, soprattutto in riferimento all’installazione dei contatori idrometrici come previsto dalle delibere ARERA, le quali costituiscono obblighi vincolanti anche per le utenze gestite dai Comuni salvaguardati e non solo per le utenze gestite da AICA.

Si chiede inoltre di sollecitare la cessione di reti, infrastrutture e quant’altro della Voltano S.P.A. e determinarne lo scioglimento, come stabilito dalla sentenza n.2/2021 del Tribunale Superiore delle Acque.

Le iniziative prima illustrate consentirebbero:

  -di accelerare in maniera significativa il processo di risanamento delle casse di AICA ed il consequenziale miglioramento gestionale dell’azienda.

– di scongiurare sanzioni da parte dell’Autorità ARERA per la mancata applicazione delle delibere in oggetto.

– di non gravare ulteriormente sulle tasche dell’utenza regolare, oggetto di ulteriore aumento tariffario a partire dal 1° gennaio 2023 e sulle casse dei Comuni Soci, già in precarie condizioni in termini di equilibrio di bilancio. -di superare la perdurante disparità di trattamento tra utenti destinatari dello stesso servizio.

Si rammenta inoltre che il mancato intervento da parte dei soggetti in indirizzo potrà provocare il commissariamento dell’Ambito e la successiva apertura ai privati, della gestione del SII nell’Ambito di Agrigento, oltre ai danni di natura economico/finanziaria (danni erariali) e ai procedimenti penali per omissione in atti d’ufficio e abuso d’ufficio.

La Consulta di AICA il Presidente Alvise Gangarossa

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