Ex RMI non avviati a lavoro. Snalv Confsal si batte per la stabilizzazione
Nota stampa a firma del segretario territoriale Caltanissetta, Agrigento ed Enna dello Snalv Confsal Manuel Bonaffini:
Ancora una volta, vogliamo sottolineare, il disagio dei lavoratori Ex RMI delle provincie di Enna e Caltanissetta a causa del mancato avvio al lavoro per l’anno 2023. È necessario dare risposte adeguate ad una vertenza che non consente certezza ai lavoratori e speranza per il loro futuro, oltre ad evidenziare la scarsa attenzione verso questa categoria di lavoratori, che hanno un trattamento contrattuale non chiaro e non definitivo.
Lo Snalv auspica la modifica o la soppressione delle Legge Regionale n.5/2005 divenuta una legge “capestro”, irta di vincoli e di penalizzazioni ingiustificate a danno dei lavoratori impegnati in servizi essenziali alle dipendenze degli enti locali senza certezze. Circa mille lavoratori attendono, da tempo immemore, soluzioni per la loro sorte lavorativa. Lo Snalv Confsal segue da tempo questi lavoratori e ha formulato numerose proposte, prima fra tutte, quella di costituire un bacino nel quale far confluire le risorse umane professionalizzate con la loro possibile stabilizzazione.
La proposta mira a non fare interrompere un’esperienza lavorativa indispensabile a razionalizzare la spesa pubblica e ad assicurare una dignitosa esistenza lavorativa a centinaia di lavoratori.
Lo SNALV chiede quindi con forza, la convocazione urgente di un tavolo di confronto al fine di individuare, nel più breve arco temporale, ipotesi concrete per la risoluzione del problema.
Si sottolinea che i lavoratori interessati, ad oggi, risultano ancora non avviati al lavoro, per il corrente anno, con gravi disagi per la macchina pubblica e con danno per loro che non percepiscono alcun reddito.
Lo SNALV confidando nella sensibilità e nella capacità operativa del Governo Regionale, auspica che la presente istanza venga prontamente attenzionata e resterà vigile sull’evolversi della situazione politico-sindacale rappresentata.
