CronacaNews

Interrogatorio sul Femminicidio a Marinella di Selinunte, l’omicida al gip: “Voleva andare via per sempre”

L’interrogatorio di Ernesto Favara si è svolto stamattina in Tribunale a Marsala: “Abbiamo discusso per alcuni minuti, mi ha ribadito che se ne sarebbe andata da casa per sempre”

Ha risposto alle domande del gip Sara Quittino l’ex pescatore Ernesto Favara 63 anni, accusato di aver ucciso a coltellate la moglie Maria Amatuzzo, 29 anni, nella loro casa di Marinella di Selinunte la vigilia di Natale. L’interrogatorio si è svolto stamattina in Tribunale a Marsala.

L’uomo, assistito dall’avvocato Margherita Barraco, ha ricostruito cosa sarebbe successo alla vigilia di Natale, sino al momento in cui ha sferrato le coltellate mortali. “Abbiamo discusso per alcuni minuti – avrebbe detto Favara al gip – e lei mi ha ribadito che se ne sarebbe andata da casa per sempre, accontentandosi di vedere i bambini per un’ora a settimana… In quel momento ho visto un fantasma”. 

Davanti a gip e pm, avrebbe anche aggiunto: “Dal 27 agosto era andata via da casa diverse volte”. Avevano tre figli, due gemelline di 4 anni, che da un anno vivono in una comunità alloggio.

L’uomo, venerdì 23 dicembre, era andato presso la comunità alloggio  per consegnare i regali di Natale, e sabato 24 dicembre, vigilia di Natale, intorno alle ore 13, avrebbe risentito i bambini al telefono. Poi di pomeriggio, mentre lui era a casa, la moglie è arrivata ed è nata una discussione culminata nel delitto. Attualmente Favara si trova rinchiuso nel carcere di Trapani. Dall’autopsia eseguita sul corpo della giovane vittima risulta che sono almeno dodici le coltellate inferte all’addome della moglie dal 63enne. L’uomo era stato arrestato poco dopo il delitto, dai carabinieri della locale Compagnia, chiamati dai vicini allarmati dalle grida, mentre si aggirava attorno all’abitazione brandendo l’arma del delitto, un grosso coltello da cucina. La vittima è morta immediatamente per le gravissime lesioni. 

Il 63enne “è stato uno dei pescatori storici della marineria di Selinunte, ha esercitato l’attività per decenni, ma negli ultimi tempi lo abbiamo visto poche volte, partecipava molto di rado alle nostre attività”. Lo dice Giacomo Russo, presidente del Comitato ‘Sacro Cuore di Maria’ che nella borgata vede riuniti i pescatori devoti alla Madonna. La comunità marinara è rimasta sgomenta per l’omicidio consumato in una casa del villaggio dei pescatori. “Da quando era andato in pensione non usciva più in barca – ricorda ancora Giacomo Russo – aveva comprato un tre ruote e vendeva pesce nella borgata, scegliendo punti strategici dove si fermava per i clienti. La moglie collaborava con lui”.

Articoli Simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto