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Approvato emendamento “Salva Sicilia” dalla Commissione Bilancio della Camera 

La Commissione Bilancio della Camera, presieduta dall’onorevole Giuseppe Mangialavori di Forza Italia, ha approvato il cosiddetto emendamento Salva Sicilia, che spalma in dieci anni, anziché in tre, il debito di 866 milioni di euro contestato alla Regione dalla Corte dei Conti.

L’emendamento, presentato dal deputato Tommaso Calderone, è stato riscritto dai relatori, tra cui l’onorevole Roberto Pella di Forza Italia, primo firmatario. Così come stabilito dalla norma, la Regione Siciliana è autorizzata a ripianare in quote costanti, in dieci anni a decorrere dall’esercizio 2023, il disavanzo 2018 e le relative quote di disavanzo non recuperate alla data del 31 dicembre 2022. “Ho sentito il dovere di fare qualcosa per risolvere una situazione difficile per la mia Regione che avrebbe avuto pesanti ricadute su tutti i siciliani – ha affermato l’onorevole Tommaso Calderone – Siamo riusciti, con l’approvazione dell’emendamento cosiddetto Salva Sicilia, a risolvere i pressanti problemi finanziari della Regione”

Schifani: «Bilancio salvo, andiamo avanti con progetto di riforme e sviluppo»

«Abbiamo lavorato molto, personalmente e anche come gioco di squadra regionale e nazionale, salvando così il bilancio della Sicilia che rischiava di essere compromesso. Andiamo avanti con determinazione nell’interesse dei siciliani. Abbiamo promesso e ci impegneremo a realizzare un progetto di riforme, sviluppo, crescita e lavoro».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando l’approvazione, in commissione Bilancio della Camera, dell’emendamento che autorizza la Regione a ripianare in dieci anni il disavanzo finanziario del 2018.

Norma “Salva Sicilia”, Falcone: «Finalmente attenzione da Roma, la Regione guarda avanti con più serenità»

«L’inserimento nella Finanziaria nazionale della norma “Salva Sicilia” ci consente di guardare al futuro equilibrio finanziario della Regione con maggiore serenità. Grazie all’impegno e all’autorevolezza del presidente Renato Schifani e alla sensibilità della commissione Bilancio della Camera, guidata dal presidente Mangialavori, la Sicilia potrà ripianare in dieci anni il proprio disavanzo, azzerando il contenzioso che la Corte dei Conti aveva sottoposto alla Consulta. Finalmente, dopo lunghi anni di interlocuzioni carenti, le aspettative della Sicilia hanno trovato a Roma reale apertura e attenzione, nell’interesse comune a lavorare per il risanamento della Regione e per garantire servizi e qualità della vita dei siciliani».

Così l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, commentando il via libera da parte della commissione Bilancio della Camera della cosiddetta norma  “Salva Sicilia” sul recupero del disavanzo della Regione.

«Va altresì rimarcata – aggiunge l’assessore Falcone – la concreta disponibilità del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti a trovare le opportune soluzioni per garantire alla Sicilia di rialzare la testa ottemperando al proprio dovere di risanamento e cura dei conti, senza però penalizzare l’ordinario funzionamento della Regione e le azioni per lo sviluppo».

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