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Servizio idrico agrigentino, sindaci aumentano tariffe, dove sono i risparmi promessi?

Osservatorio agrigentino diritti degli utenti del Servizio Idrico Integrato, Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali Codacons, Giuseppe Di Rosa: 

Gestione del Servizio idrico Integrato, I SINDACI DELIBERANO UN AUMENTO DELLE TARIFFE DEL 6,01% che AICA, dovrà ora applicare……….

Dove sono i risparmi per gli utenti promessi da chi oggi detiene la gestione del servizio e dalle associazioni che gridavano al ladro al ladro?

Tra mille problemi, una sola certezza, la società paga milioni di euro di stipendi mensili, ha promosso impiegati a dirigenti con moltiplicazione di compensi (pari al 300%) e spende circa 300.000 € ANNUE per consulenze varie assegnate quasi tutte per AFFIDAMENTO DIRETTO (tra cui 6 avvocati)

• Perché alcuni comuni ancora non consegnano le reti, mentre i loro sindaci votano favorevolmente l’aumento delle tariffe ai comuni che invece pagano regolarmente?

• Come mai ancora oggi in violazione di tutte le norme, ci sono comuni che pagano l’acqua a forfait aumentando di fatto la tariffa di chi paga a consumo??

• Come mai si è fermata la ricerca degli abusivi che invece andavano denunciati alle autorità di giustizia?

Noi non ci stiamo, come abbiamo scritto sin da subito, è stato creato un altro carrozzone politico col quale assegnare incarichi e sottogoverni in mano ai soliti noti.

Le promozioni e le consulenze vengono fatte nelle segreterie politiche, chi comanda sono i sindaci i quali spesso sono designati per delega dal loro deputato di riferimento.

Ci preoccupa e non poco, il silenzio dei consigli comunali dei comuni che compongono l’ATI ed AICA!!!

Dove sono i risparmi promessi alla gente?

Quale sarebbe il miglioramento del servizio?

Volete sapere cosa stanno facendo?

Aspettano di gestire i fondi delle opere pubbliche, per milioni di euro, fondi destinati al rifacimento delle condotte idriche ed al funzionamento dei depuratori.

Oggi, sollecitati dai cittadini dell’intera Provincia, stanchi di vivere in città ridotte a vere e proprie gruviere, di pagare le bollette tra le più care d’Italia, abbiamo deciso che è il momento di dire basta.

AICA deve essere una società trasparente, non un feudo personale dei politici utilizzato per assegnare consulenze ed incarichi diretti con notevole dispendio di denaro pubblico, invece di attingere alle professionalità interne.

Alla data odierna con Aica viviamo una sola certezza: nessuna riduzione della spesa, peggioramento del servizio, causato dalla peggiore politica, ed oggi aumento delle tariffe…

CODACONS chiede di attivare subito i correttivi per la riduzione delle tariffe e dei servizi, mentre c’è chi punta di nuovo alla privatizzazione del servizio, noi ci batteremo affinché il gestore pubblico sia sempre più trasparente ed in mano a gente slegata dal potere politico che in Sicilia conta più di ogni altro potere……

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