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Petitto: Il sindaco Gambino tra le “nuvole”, mentre Caltanissetta crolla nel più profondo degrado economico e occupazionale.

Annalisa Petitto, consigliere comunale PD: Dalla stampa apprendiamo che il Sindaco Roberto Gambino dichiara di “cadere dalle nuvole” davanti alla classifica de “ Il Sole 24 Ore” che vede la nostra Caltanissetta precipitare al 105^ posto, risultando terzultima in Italia e la peggiore di tutta la Sicilia.

Il sindaco, con il suo solito metodo dello scarica barile, dimostra di non avere spina dorsale e di non assumersi le responsabilità che spettano al primo cittadino della città capoluogo che dovrebbe, invece, a testa bassa, rilanciare con politiche ed iniziative per implementare il lavoro, le politiche giovanili, l’università, il decoro e la vivibilità urbana. 

Dopo tre anni e mezzo di amministrazione, ancora e per l’ennesima volta, Caltanissetta è agli ultimi posti di tutte le categorie, scendendo di altri due posti in fondo alla classifica rispetto al risultato, già devastante, registrato nel 2021.

Indicativi del totale tracollo sono, tra gli altri, i dati che emergono nell’ambito delle categorie “affari e lavoro” e dei “giovani che non lavorano e non studiano”, in cui Caltanissetta è al 107° posto delle relative classifiche, ovvero ultima in Italia!

Anziché spalmare la responsabilità sui comuni della provincia, il sindaco dovrebbe interrogarsi sui motivi del palese fallimento della sua gestione politica ed amministrativa e, immediatamente, cambiare totalmente rotta per il bene della città.

Le iniziative convegnistiche su libri, cultura, parità di genere, di cui vanta primati risibili, lasciano il tempo che trovano se non adeguatamente supportate da iniziative concrete e strutturali. Basti pensare, che i nostri giovani non possono studiare e frequentare la biblioteca comunale al pari degli altri studenti italiani, non hanno spazi interculturali, non hanno neanche una sede universitaria dignitosa!

I nostri commercianti ed i nostri imprenditori non hanno strutture ed incubatori adeguati che li guidino e li supportino nella ricerca di finanziamenti e nella lotta ad una burocrazia lenta e complicata! 

Gli oneri di urbanizzazione richiesti ai cittadini nisseni, che vorrebbero aprire o implementare un’attività imprenditoriale, sono tra i più alti della Sicilia.

I neo laureati non ci pensano neanche a restare nella nostra città, troppo poco attrattiva da tutti i punti di vista. 

Non abbiamo ville e parchi ed attività ricreative pubbliche per gli anziani e per i bambini, e finanche portare un passeggino per strada diventa complicato visto lo stato di degrado e di incuria di strade e marciapiedi nonché la carenza di illuminazione in diverse zone della città lasciate al buio.

Quartieri letteralmente abbandonati e dimenticati nonostante le istanze urlate dai residenti: parlo del quartiere Santa Barbara, per esempio, isolato dal resto della città con un servizio pubblico di trasporto assolutamente vergognoso che isola ed emargina i residenti; del quartiere Mangialasagne che reclama, inascoltato, dignità, decoro e sicurezza della viabilità primaria.

E stendiamo un velo pietoso sui servizi sanitari che, se fossero almeno decenti, consentirebbero quantomeno di ambire ad essere il quarto polo sanitario dell’isola, con tutto quello che ciò comporta anche in termini di indotto economico. 

Dinanzi a questo stato comatoso profondo della città, il sindaco Gambino dovrebbe solo avere la decenza di tacere, di chiedere scusa ai cittadini nisseni, di rimboccarsi le maniche e di lavorare seriamente, quantomeno per il prossimo anno e mezzo, ed evitare di portare la città all’ultimo posto di tutte le classifiche. 

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