Comuni senza fondi e personale, i sindaci propongono un disegno di legge
In una lettera inviata dal primo cittadino di Naro a nome dei colleghi della provincia di Agrigento si chiede una deroga al blocco delle assunzioni
Comuni impossibilitati a fornire i servizi alle comunità perché “intrappolati” da norme troppo stringenti e dalla carenza di risorse a disposizione.
Ad invocare un intervento legislativo straordinario all’Assessorato regionale agli Enti locali sono tutti i primi cittadini della provincia di Agrigento, che attraverso il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara hanno firmato una lettera – appello avanzando, anche, una proposta legislativa concreta.
“La stragrande maggioranza degli enti locali territoriali – dice la lettera rivolta all’assessore regionale Andrea Messina – infatti, presenta gravi carenze in organico delle principali figure professionali, anche di livello apicale (nei Comuni con popolazione di poco superiore ai 5mila abitanti persino di segretari comunali), a causa del loro collocamento in quiescenza e dell’impossibilità a poterle sostituire sia per le notorie difficoltà di natura finanziaria che per la rigorosa normativa cui sono sottoposti gli enti che si trovano in stato di riequilibrio o di dissesto finanziario che ne impedisce il ricambio generazionale. Inoltre – è doveroso sottolinearlo per le sue nefaste e devastanti conseguenze sociali ed economiche – la mancanza di una adeguata dotazione organica di personale, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, determina l’innalzamento del rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nei procedimenti amministrativi degli enti locali. Pericolo che occorre, invece, assolutamente evitare erigendo solide ed efficaci barriere di legalità attraverso il ripristino della riorganizzazione strutturale e funzionale degli Uffici”.
Brandara, quindi, ha avanzato all’Assessorato uno schema di disegno di legge che consentirebbe, una volta adottato, a Città Metropolitane, Liberi Consorzi e Comuni della Regione Siciliana, di “assumere le figure professionali di cui gli enti territoriali necessitano, in deroga alle disposizioni di legge vigenti ed entro i limiti stabiliti dallo stesso disegno di legge, analogamente a quanto già avvenuto nel lontano 1988, quando il Governo Nazionale pro-tempore ha approvato il decreto legge 19, che è stato convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 1988 n. 99, per lenire le condizioni storiche di difficoltà socio-economiche della nostra Terra”.
I sindaci, già lo scorso 20 novembre avevano scritto al presidente della Regione Renato Schifani evidenziando “lo stato di disagio in cui operano i comuni siciliani e difficoltà quotidiane che incontrano i sindaci nell’espletamento del loro mandato istituzionale”.
I primi cittadini chiedono quindi di poter incontrare, con una delegazione, l’assessore Messina per poter avanzare la propria proposta.