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Un anno fa l’esplosione di Ravanusa. La comunità si stringe nel dolore. Messa in chiesa Madre

11 dicembre, in occasione del primo anniversario della tragedia di Ravanusa, alle 18,30, in chiesa Madre, l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, ha celebrato una messa in suffragio delle 10 vittime. Esattamente un anno fa la tragica esplosione di Via Trilussa.

Oggi la comunità si è stretta ai familiari delle vittime. Un abbraccio caloroso e rispettoso del loro dolore. Per non dimenticare: Pietro, Carmela, Calogero, Liliana, Giuseppe, Angelo, Crescenza, Giuseppe, Selene e il piccolo Samuele. 

Durante l’omelia lacrime di commozione da parte dell’arcivescovo Damiano nel ricordare il piccolo Samuele, mai nato: “Samuele è segno dell’umanità nuova, anche se non abbiamo potuto conoscere il suo volto, conosciamo il suo nome Samuele, è il piu piccolo, è quel segno nato nel sacrificio di Dio, che si è sacrificato per primo. Dobbiamo gioire nonostante tutto, quella innocenza di Samuele, la dobbiamo recuperare noi, ed è in questo modo che si irrobostiscono le mani fiacche e si rendono salde le ginocchia vacillanti”.

“La tragedia c’è stata, ma non so perché. Se si poteva evitare lo deve dire chi sta ancora controllando carte e perizie. La Procura non si tira indietro, anzi. Ma al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedo di dare un’accelerata. Da padre di famiglia, presidente, faccia in modo che si arrivi a capo di tutto. Dopo un anno è inutile che ancora aspettiamo di capire”. Lo ha detto Luigi Pagliarello, padre di Selene, la 30enne morta, insieme al bambino che portava in grembo, nella strage di via Trilussa a Ravanusa. “Samuele l’ho conosciuto all’obitorio – ricorda Pagliarello parlando del nipote, che sarebbe nato dopo pochi giorni – , era un bel bambino e somigliava molto al papà. Con mia figlia ci parlo sempre e prima o poi ci rincontreremo”. 

La strage di Ravanusa

L’11 dicembre del 2021 un’esplosione seguita a una fuga di gas fece dieci vittime. Secondo quanto reso noto dalla Procura di Agrigento nei giorni seguenti alla tragedia, l’esplosione fu provocata da una “camera di gas innescata da una scintilla casuale”. Dieci gli avvisi di garanzia per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, a dirigenti e tecnici della società Italgas, che sono stati notificati un anno fa. Il procuratore capo, facente funzioni, di Agrigento, Salvatore Vella, nei prossimi giorni, dopo avere concluso l’esame della consulenza dei propri tecnici, coordinati dall’ingegnere Antonio Barcellona, chiuderà l’inchiesta, e farà notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

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