Con l’avvocato penalista di Canicattì, Paolo Ingrao, del Consiglio direttivo “Nessuno tocchi Caino” abbiamo parlato della triste realtà in cui versa il carcere di contrada Petrusa ad Agrigento, che rispecchia comunque la situazione generale delle carceri italiane e siciliane in particolare. Dopo l’accesso nella struttura penitenziaria da parte della Camera Penale di Agrigento e dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” con la Presidente Rita Bernardini, l’avvocato Ingrao afferma:“ Cimitero delle anime”abbiamo riscontrato un trattamento inumano e degradante. Acqua fredda, riscaldamenti non funzionanti, infiltrazioni d’acqua consistenti nelle celle, detenuti abbandonati a se stessi, manca l’assistenza sanitaria, condizioni di promiscuità inaccettabili, soggetti deboli e categorie protette che subiscono trattamento indifferenziato, intere aree hanno bisogno di manutenzione e c’è sovraffollamento nelle celle. L’Art. 27 della nostra Costituzione recita “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”parole che si sono fermate solo sulla carta.”Dopo la visita in carcere a Canicattì si è tenuto un incontro sul tema “Carcere non solo privazione della Libertà”. Con l’avvocato Ingrao abbiamo anche parlato di ciò per cui si batte l’associazione “Nessuno tocchi Caino”.
