Per oltre vent’anni è stata una discarica a cielo aperto con macerie di vecchi edifici mischiate a rifiuti di ogni genere. Un triste esempio di degrado urbano che dopo vent’anni sta finalmente per essere cancellato. A Raffadali, nell’Agrigentino, partiranno a breve i lavori per risanare quella vasta area di territorio cittadino compresa tra le vie Don Castrenze, Belvedere e Cristoforo Colombo, a valle del municipio.
Il via libera è arrivato grazie all’intervento della Struttura contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore siciliano Renato Schifani. Gli uffici diretti da Maurizio Croce, dopo aver finanziato la progettazione dell’opera e la sua realizzazione, hanno infatti completato l’iter di aggiudicazione dei lavori. Ad eseguirli sarà l’impresa Fresta di Santa Venerina, vincitrice della gara grazie a un’offerta di poco più di 866 mila euro.
«In tal modo – sottolinea il presidente della Regione, Schifani – consentiremo agli abitanti di Raffadali di riappropriarsi di uno spazio rimasto ai margini per un tempo che sembrava infinito. Uno stato di abbandono inaccettabile da cancellare per sempre creando una grande piazza, con tanto verde, che potrà diventare un nuovo luogo di aggregazione per la gente».
Nel Piano per l’assetto idrogeologico l’intera zona è classificata ad alto rischio. Le maestranze che presto entreranno in azione avranno anzitutto il compito di demolire tutte le strutture fatiscenti e portare via le macerie. Lo step successivo riguarderà la messa in sicurezza, con il consolidamento del terreno attraverso una serie di paratie e terrazzamenti. È prevista anche la realizzazione di un muraglione in cemento armato che delimiterà, proteggendolo, l’intero sito restituito a nuova vita.