Di Danila Bonsangue.
Eccellenze siciliane che si distinguono al Nord. Oggi parliamo di Gianfranco Dainotti, chef, originario di Calamonaci in provincia di Agrigento che da sei anni vive in Toscana e prima viveva a Cremona. 10 anni lontano dalla sua amata Sicilia. Dainotti, esperto di grani antichi e cotture alternative, si è diplomato all’istituto alberghiero di Sciacca, è stato Chef responsabile “Sagra del raccolto, grani antichi e legumi”, svoltosi a Cianciana nel mese di luglio del 2019; Chef del padiglione Sicilia per il cibus a Parma; Chef responsabile padiglione Sicilia nel 2018 mercante in fiera. Oggi Tecnico di cucina presso l’Istituto Vasari di Figline Valdarno di Firenze partecipa al nono campionato di Battuta al Coltello che si svolgerà nel comune di Trinità, in provincia di Cuneo ( Piemonte).
Quando la carne fa spettacolo:
Guardare un macellaio mentre batte la carne col coltello è sempre uno spettacolo. Sopra lo stesso denominatore, che è la carne del Fassone di Razza Piemontese, si confrontano i concorrenti della gara di battuta al coltello che ormai ogni anno si celebra a Trinità in questo periodo. L’appuntamento di quest’anno è per il 27 novembre, presso la palestra comunale, dove i migliori macellai provenienti da tutta Italia si sottoporranno al giudizio del cronometro, per la rapidità con cui avranno portato a termine il lavoro, e della giuria di assaggiatori, per la fantasia che avranno espresso nel condimento e nella presentazione del piatto.
Condotta da Dario Perucca e Renata Cantamessa, la manifestazione si apre alle 9,15 con il cimento dei concorrenti, a cui seguiranno uno ”show cooking” dei Discepoli di Escoffier e un dibattito curato da Francesca Santin sul tema “La Battuta sì, ma nuda o vestita?”: un tema che divide i cultori della buona cucina.
La mattinata si chiuderà con il pranzo organizzato dalla proloco di Trinità in cui si degusteranno le diverse preparazioni realizzate dai concorrenti.
