E’ stata presentata oggi 9 novembre 2022 in conferenza stampa “NissArte Artistic Vision” nella sala Sofonisba del palazzo Moncada di Caltanissetta con il Sindaco di Caltanissetta Arch. Roberto Gambino, l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Marcella Natale, il Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali della provincia di Caltanissetta Arch. Daniela Vullo e il Direttore della Biennale d’arte contemporanea Bibart. “NissArte Artistic Vision” nasce grazie alla collaborazione tra Bibart Biennale, Federico II eventi e Vallisa le dimore della Cultura con l’Amministrazione della Città di Caltanissetta e nello specifico l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Marcella Natale che ha creduto immediatamente al progetto mettendo a disposizione le sale del Palazzo Moncada e dell’Ex rifugio Antiaereo. L’evento completamente gratuito per il comune di Caltanissetta prende spunto dal nome Nissa, da cui deriva il nome della città di Caltanissetta, trovato su una antica epigrafe pregreca che accenna all’antica Nissa, villaggio dal cui nome derivò quello di Caltanissetta: dall’arabo Qalat-an-Nisa, cioè “Il castello delle donne”
scoperta sul monte Gebel Habib la montagna felice, Gebel Habib che poi divenne Gebel Gabel “la montagna panoramica”.
Qalat-an-Nisa “Il castello delle donne”, e non è un caso che per questa esposizione le donne hanno il posto d’onore, 18 artiste su 26 sono donne, la presenza delle donne nell’arte è il risultato di una lotta atavica alla disparità e alla differenza di genere.
L’arte è uno dei primi riferimenti di qualsiasi componente sociale e culturale, la rassegna “NissArte-Artistic Vision” è una rassegna internazionale di Arte Contemporanea che ha come tema le visioni artistiche di 26 artisti, italiani, argentini, greci e palestinesi, pittura, scultura, moda, queste le espressioni artistiche proposte, Arte che supera i confini geografici, culturali, di genere ed è promotrice di pace e fratellanza, l’espressione di un progetto umano e culturali che si propone di veicolare l’ideale globale di Amicizia che unisce i valori fondanti della Comunità dei Popoli. Un laboratorio di idee e scambi per riportare alla luce la sensibilità, raccontando ognuno con la sua esperienza il proprio messaggio.
Tra la fine del Novecento e i primi quindici anni del duemila, l’arte contemporanea sembra aver vissuto una lunga notte oscura, popolata da animali in formaldeide, bambole gonfiabili, enormi escrementi in travertino, teschi diamantati, focomeliche nude incinte, incomprensibili installazioni o performance che nascono e si annichiliscono su concetti fantasmi, niente ha più senso se non il marchio di fabbrica dell’artista.
Hegel affermava “La morte dell’Arte” nell’epoca moderna, la dispersione dei caratteri tipici in grado di raccontare la realtà tramite le immagini. Morte intesa come profonda metamorfosi del suo atto simbolico, da specchio del reale a mera oggettivazione e codificazione che la scienza moderna le ha sottilmente imposto, imposizione che la sottrae definitivamente al proprio contesto culturale.
Le teorizzazioni del filosofo sembrano ritornare attuali nella misura in cui l’arte, nelle società Occidentali contemporanee, non è più in grado di dare forma alle “Visioni intuitive” e manifesta la sua evidente incapacità di restituire in immagini la realtà, attraverso la sua raffigurazione.
Sono queste, e non solo, le motivazioni da cui prende le mosse l’idea di “NissArte Artistic Vision”, dedicata alla “ricerca delle ragioni dell’arte e della sua visione intuitiva”, il ritorno più semplicemente, e volutamente in controtendenza, alla visionarietà dell’arte.
Per fare questo noi abbiamo scelto la città di Caltanissetta che nella sua struttura architettonica e culturale dimostra la forza del Sud dell’Italia e la sua eleganza raffinata, la visione è Pensiero e l’Arte in tutte sue forme ne è l’espressione alta che racconta sempre la sua contemporaneità e dunque Storia del Pensiero dell’Uomo. La ricerca dell’arte come visione intuitiva dell’espressività della storia dell’uomo che ha caratterizzato un ambiente specifico: l’area del mediterraneo un concentrato di terre diverse, ma accomunate tutte da una grande forza e una bellezza che genera incanto, un concentrato di luci, colori e ombre, dove tradizioni e progresso percorrono la stessa strada intrecciandosi, ma soprattutto terra di coscienza e riscatto, segnata da lacerazioni interne profonde che hanno scalfito i cuori dei suoi abitanti. In questi luoghi l’amore per la propria Terra diviene forza primigenia, ancor più quando essa si fa espressione della dignità del suo popolo.
La mostra si aprirà il 10 Novembre alle ore 18.00 fino al 27, chiuso domenica e lunedì orari: 10.00/13.00 – 17.00/20.00, le opere saranno in esposizione in palazzo Moncada ed ex rifugio delle carceri, in esposizione le opere di: Sergio Abbrescia, Rima Almozayyen, Cesare Cassone, Anna Cristino, Elena Chatziathanasiou, Arcangela di Fede, Mara Giuliani, Sara Fruet, Loly Grassi, Miguel Gomez, Cinzia Inglese, Gabriele Liso, Ioannis Karalias, Ismini Micha, Domenico Morolla, Biagio Monno (Toy Blaise), Gina Pignatelli, Angela Piazza, Pasquale Rubino, Marialuisa Sabato, Valentina Scrocco, Elvira Sirio, Ilma Spinelli, Eva Terzi, Roksolana Tchotchieva, Carmen Toscano.