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Caltanissetta, FdI: Concorsi al Comune, approssimazione della governance Gambino

Nota stampa del Coordinatore Cittadino Fratelli D’Italia Caltanissetta, Ing.Vincenzo Lo Muto: 

Lo scorso mese di settembre i consiglieri comunali di FDI hanno presentato una interrogazione al sindaco per avere chiarimenti riguardo l’esito delle graduatorie di idonei ed esclusi nei concorsi comunali. Qualche settimana dopo, l’assessore al personale ha risposto al quesito dei consiglieri Petrantoni e Bruzzaniti, senza di fatto soddisfare alcun dubbio, ma rendendo ancora più oscura questa vicenda. Come direbbe Paolo Coelho “Anche l’assenza di una risposta è una risposta”.

Fratelli d’Italia Caltanissetta, ha atteso in queste settimane che l’amministrazione potesse riflettere sul tema concorsi, ponendo in essere una serie di misure correttive per dipanare una matassa che disattende le aspettative di tutti coloro che hanno riposto nel concorso del comune di Caltanissetta aspettative e sogni lavorativi.

E dire che basterebbe leggere il bando concorsuale e analizzare il modus operandi con cui sono state elaborate le graduatorie, per capire che qualcosa non ha funzionato e ci si è persi per strada.

Il bando prevedeva chiaramente che “Per la stesura della graduatoria finale il peso del punteggio dello scritto è pari a 70/100 ed il peso dei titoli è pari a 30/100”, è anche vero che nello stesso bando si fa riferimento all’art. 7 del D.P.R. n°48/1994 e s.m.i che prevede una diversa valutazione delle prove di selezione, ma che nulla a che vedere con le regole sancite nel bando ma entrando addirittura in contrasto con le stesse.

Ma la nota paradossale sta nella chiara e palese espressione riportata sempre nell’annuncio in cui testualmente si riporta: “Non è prevista una soglia minima di idoneità”. Nella lingua italiana di Dantesca concezione, questo comporta che tutti i partecipanti alla selezione risulteranno idonei a prescindere dal punteggio. Ebbene successivamente, nello sviluppo delle graduatorie finali compare la differenza tra “ammessi” e “non ammessi”, contraddicendo di fatto quanto richiesto nel bando, lasciando increduli tutti coloro che hanno concorso nelle speranza di un posto di lavoro o di un miglioramento lavorativo, per quanto concerne i riservisti interni. Questi ultimi infatti hanno, nella quasi totalità dei casi, partecipato al concorso senza aver avuto la possibilità di una attenta e consolidata preparazione teorica, visto che per non bloccare la macchina amministrativa ma soprattutto perché confortati dalle parole del primo cittadino e del segretario comunale, che avevano confermato che non era prevista alcuna soglia di idoneità, non hanno richiesto permessi studio, cosa che avrebbe permesso a tutti di potenziare le proprie conoscenze e  concorrere con spirito diverso alla selezione.

E pensare che la finalità del concorso era quella di soddisfare l’esigenza del comune di coprire in tempi brevi i posti vacanti in organico. Il probabile fallimento di questo iter concorsuale ha anche comportato un impegno di spesa di circa 140 mila euro come costi diretti, a cui si aggiungono quelli indiretti, legati agli oneri stipendiali delle figure interne al comune che sono state impiegate in quest’attività, sottraendo tempo alle ordinarie mansioni lavorative per le quali sono retribuiti.

A parere dello scrivente e del direttivo cittadino di Fratelli d’Italia, l’amministrazione farebbe un’azione politica importante ammettendo la precaria modalità di gestione concorsuale e rivalendosi, se lo riterrà opportuno, su coloro che hanno malamente operato. Anche perché bisogna tenere in considerazione che oltre agli oneri sopra riportati, se si dovesse perseverare nel mancato rispetto delle regole concorsuali, il comune si ritroverà a sostenere un pagamento risarcitorio nei confronti di tutti coloro che intraprenderanno azioni legali che certamente li vedrebbero vincitori.

In conclusione, facendo una oggettiva analisi politica, questa vicenda conferma l’approssimazione della governance Gambino che è ancora in tempo nel correggere i grossolani errori fin qui commessi. L’unica soluzione è quella di far rispettare il bando, eliminando la soglia di idoneità e ripristinare le iniziali graduatorie concorsuali. Fratelli d’Italia Caltanissetta è accanto a tutti coloro che al momento appaiono vittima di una ingiustizia e continuerà, ad essere da pungolo per questa amministrazione affinché la questioni si concluda in maniera onesta.

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